“A Man Without a Cell Phone” di Sameh Zoabi

La guerra araba al ripetitore israeliano

Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina
Salem, un arabo israeliano, che si sente cittadino part time, borbotta mentre raccoglie le olive. L’oggetto della sua protesta è un ripetitore telefonico installato vicino al suo campo. Mentre è intento a recriminare contro gli Israeliani, arriva il figlio Jawdat, sfoggiando un moderno cellulare.

Il ragazzo non sembra dare troppo peso alle parole del padre, del resto è troppo occupato a flirtare al telefono con ragazze varie, cristiane, ebree, musulmane, purché giovani e carine.

Mentre Salem inizia una protesta contro l’antenna, colpevole di “avvelenare” le olive e “colpirli” con le radiazioni, Jawdat si barcamena tra un esame di ebraico, che non riesce a passare, e la sua vita da latin lover. Ma le relazioni, come le antenne, non sono lasciate alla libertà degli arabi in territorio israeliano. Salem riuscirà a portare dalla sua parte parecchi amici, per far togliere l’antenna, ma vincere anche sono una battaglia non è semplice. Jawdat si troverà a dover fronteggiare un fratello geloso e anche la polizia, per le sue continue telefonate a una ragazza ebrea.

Il regista, Sameh Zoabi, qui al suo primo lungometraggio, ha diretto, e scritto, un’opera piacevole. Con A man without a cell phone Zoabi ha fatto buon uso della satira, che funziona nel suo essere divertente e arguta; tratta la questione palestinese/israeliana senza farne una come commediola, ma elaborando il conflitto con pungente ironia. Zoabi ha raccontanto storie della sua comunità, della sua esperienza di crescita, riuscendo a esprimere, in chiave non drammatica, le frustrazioni del suo popolo.

Tuttavia, A man without a cell phone riduce il suo raggio d’azione nello svolgimento delle relazioni interpersonali, trattate quasi con incertezza, o quanto meno non con la stessa disinvoltura con cui destreggia la crisi sociale. Presentato al 22 Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina A man without a cell phone è, nel complesso, un buon lavoro, che riflette la realtà, dove il ripetitore diventa una brillante metafora, semplice, ma diretta, per raccontare la minoranza palestinese in quel territorio (il 20%)

Titolo originale: A man without a cell phone
Nazione: Palestina, Israele, Francia
Anno: 2011
Genere: commedia, dramma
Durata: 80’
Regia: Sameh Zoabi
Cast: Razi Shawahdeh, Bassem Loulou, Louai Nofi, Naela Zarqawy, Ayman Nahas, Amer Hlehel
Produzione:Meroe Films, Lama Films, Kanmakan Films, Versus production
Distribuzione: Memento Films International
Uscita: 22 festival del cinema africano, d’asia e america latina