“ANPLAGGHED AL CINEMA” DI ALDO, GIOVANNI E GIACOMO

Cabaret formato gigante

In attesa di scrivere il prossimo film, il trio piomba al cinema con una rischiosa operazione di cabaret-al-cinema. La riproposizione su grande schermo dello spettacolo “Anplagghed”, enorme successo di pubblico nei palazzotti di tutta Italia, risente della sua natura di spettacolo dal vivo filmato e di tecnica televisiva, ponendosi a metà strada tra un prodotto originale e un mero disegno commerciale.

Una navicella spaziale scende sulla terra, ne escono due esseri viventi, uno alto e allampanato, l’altro dal tipico piglio dittatoriale del nanetto con i baffi, accompagnati da un robottino logorroico con il pizzetto e da una assistente avveniristica di navicella. Scopo della missione, studiare gli alieni del nuovo mondo, gli spettatori che per un anno hanno riempito oltre 120 palazzetti di tutta Italia per assistere ai sold out del trio cabarettistico più popolare degli ultimi anni, Aldo, Giovanni e Giacomo. Lo spettacolo Anplagghed, il cui titolo riporta alle atmosfere più “intime” di un piccolo teatro, ha sbancato botteghini, fatto strage di biglietti, azzerato la concorrenza. Supportati dalla spalla ironica di Silvana Fallisi, i tre hanno dato vita a vari sketches uniti dal filo rosso dell’ambientazione, una Milano che è la metropoli per antonomasia, studiata attraverso i suoi abitanti più estremi. Il pensionato che non riesce a sopportare l’idea della vecchiaia, lo squatter trainato dalla muta di cani randagi, il travet frustrato e rissoso, il solerte vigile vendicativo. Spunti che partono dalla semplice osservazione paradigmatica della “tribù” metropolitana per approdare nella maggior parte dei casi a una vena surreale da sempre forza motrice della comicità del trio.

Intervallati dalle animazioni di una Milano che ricorda le opprimenti e disumanizzanti architetture di Metropolis, gli sketches colpiscono le piccole cattiverie quotidiane, le ipocrisie della “brava gente”, con un approccio semplice e buonista, anche nel rappresentare azioni turpi e scellerate. Davanti a un bancomat o sul tetto di un palazzo pronti al bunjee jumping, ogni occasione è lecita per mostrare cinismo e cattiveria, ma mai senza affondare veramente la lama.

La regia teatrale di un eclettico come Arturo Brachetti, già in passato collaboratore del trio negli spettacoli dei Corti e di Tel chi el telùn, non lascia troppo il segno, se non in alcuni trucchi di grande efficacia teatrale, come nel caso dei filmati animati usati anche come sfondo al finto inseguimento, nella sua tecnica “archeologica” inventata da Mack Sennett per le slapsticks dei Keystone Cops negli anni Dieci. La regia delle immagini filmate risente naturalmente della sua natura televisiva, si sente odore di cabaret televisivo nel momento in cui spesso si indugia su diverse platee o mostrando il palazzetto di Modena. Una sorta di documento filmato di una tournèe, che ha privilegiato gli sketches migliori, con l’aggiunta di due inediti tra cui il più debole, su una famiglia che si rifugia in strada in seguito a un terremoto. Senza un riferimento politico o sociale all’Italia di oggi, forse per non scontentare la distribuzione Medusa, senza pericoli di polemiche, senza facili volgarità e senza particolari filtri intellettuali, Anplagghed al cinema si presenta come un vero film per famiglie con il marchio Doc, stile televisivo accomodante e senza scossoni, ma con risate “di pancia” assicurate.

La conferenza stampa di Aldo, Giovanni e Giacomo a Roma.

Anplagghed al cinema
Anno: 2006
Paese: Italia
Durata: 100 min.
Regia spettacolo teatrale: Arturo Brachetti
Regia cinematografica: Rinaldo Gaspari
Testi: Aldo, Giovanni e Giacomo, Valerio Bariletti, Arturo Brachetti, Cesare Alberto Gallarini, Gialappa’s Band.
Musiche: Gino Marcelli
Filmati animati: Rinaldo Rinaldi
Cast: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Silvana Fallisi
Produzione: Paolo Guerra per la Agidi s.r.l.
Distribuzione: Medusa
Uscita: 24 Novembre 2006 (cinema)