“American Hustle” di David O. Russell

L'apparenza inganna

David O. Russell è ormai uno di quei registi abbonati alla candidatura annuale agli Oscar. Eppure i premi finora sono arrivati, e molti, soltanto per i suoi attori. Con questo American Hustle – L’Apparenza Inganna, O. Russel ci riprova mettendo sul piatto una ricetta che appare simile a quella usata nel precedente Il Lato Positivo. O così almeno sembra, visto che come recita il titolo stesso l’apparenza può davvero ingannare.

Incentrato su una clamorosa storia realmente accaduta alla fine degli anni Settanta, American Hustle presenta due truffatori che vengono incastrati da un ambizioso ed eccentrico agente dell’FBI. Costretti da questo a collaborare, i due si trovano invischiati in una grandiosa indagine di corruzione e di complotti che coinvolge i ranghi più alti della politica americana, fino a raggiungere il Congresso.

Nel 2010 il suo The Fighter aveva raggiunto gli Oscar con ben sette nomination e ne è uscito vincente nelle due sezioni dedicate agli attori, Christian Bale e Melissa Leo. Nel 2012 David O. Russell è ancora vicino all’Oscar più ambito, quello di miglior film, con Il Lato Positivo, ma ancora una volta è costretto soltanto ad assaporarlo limitandosi a gioire per la statuetta conquistata dalla sua attrice protagonista, Jennifer Lawrence.

Ai prossimi Oscar O. Russell si presenta ancora una volta da protagonista con questo American Hustle e sfodera tutte le carte a sua disposizione per trionfare finalmente sul tappeto rosso di Hollywood: si tratta dei “suoi” attori, quelli che lui stesso ha portato al successo, i già citati Jeniffer Lawrence e Chritstian Bale, oltre a quel Bradley Cooper che lui stesso ha strappato con la sua precedente opera alla condanna di attore comico di basso livello (la serie cinematografica di Una Notte Da Leoni ne è la prova sufficiente). E sembra ancora una volta puntare sui cavalli giusti.

Christian Bale è qui trasformato dall’elegante Bruce Wayne de Il Cavaliere Oscuro al più disgustoso dei personaggi americani, straordinariamente vicino a quelli interpretati da Johnny Depp e Benicio Del Toro in Paura E Delirio A Las Vegas: capelli attaccati con la colla sopra una testa orrendamente pelata, baffo viscido da attore porno anni ’70, camicia aperta con catenina che si erge sul petto al disopra di un folto pelo, una pancia gonfia fino all’inverosimile, eppure in grado di emanare un’aura sudicia di fascino.
Bradley Cooper ha sempre lo stesso faccione bello e irridente, ma stavolta è una caricatura spudorata di sé stesso: bigodini in testa, barba lunga ma curata, camicie sfavillanti rubate al migliore dei Tony Manero e uno sguardo ambiziosamente vuoto.

Il dolcissimo volto di [Amy Adams->mot3823)] sembra essere uscito dagli anni ’70: un’espressione patinata cela in esso qualsiasi reale passione rendendo perfettamente tutto il perverso carattere degno di una irrimediabile truffatrice, capace di recitare per tutto il film con un provocante e raffinato accento inglese che tradisce soltanto nel finale quando libera dall’inganno tutta la sua volgare americanità.
E infine c’è Jennifer Lawrence che qui è una vera e propria mattatrice: con la sua interpretazione crea un personaggio incredibile, svampito e orgoglioso, esplosivo e appassionato, tragicamente confuso e comicamente incontrollabile. Se con Il Lato Positivo era riuscita a convincere la giuria degli Oscar, qui è vincente in partenza: è il valore aggiunto a questo film, la mina vagante che riesce a identificare perfettamente il carattere stesso di American Hustle, quello di una travolgente tragicommedia al limite del grottesco.

Questo straordinario lavoro corale è diretto in modo geniale da David O. Russell che finalmente sembra aver compreso la giusta ricetta per raggiungere il trionfo agli Oscar: tradire se stesso. Finora infatti il suo cinema era stato strettamente legato a quello indipendente, tanto nel carattere registico, quanto nella fotografia e nella sceneggiatura, anche in quei film come The Fighter e Il Lato Positivo, che comunque hanno ricevuto diverse nomination. In American Hustle la regia diventa molto più furba, esce dagli schemi psicologici dei personaggi per rivolgere su di loro uno sguardo cinico che colga tutta la loro assurda naturalezza e si aiuta con una fotografia patinata tipicamente anni ’70 che rende ognuno di essi come una caricatura. Il tutto si muove attraverso un montaggio che dà uno spessore determinante alla sceneggiatura esaltandone la non linearità e tutta quell’azione che in un ottimo film come Il Lato Positivo era invece piuttosto latente.

Certo O. Russell non si è affatto venduto, ha soltanto seguito il giusto percorso di crescita. Un po’ come la sua famosa Ghetto Film School che, da scuola pubblica per ragazzi provenienti dai ghetti del Bronx e di Harlem, è riuscito a trasformare attraverso le sue facoltose conoscenze nella più importante scuola pubblica di cinema degli Stati Uniti.

Titolo originale: American Hustle
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata:
Regia: David O. Russell
Cast: Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Robert De Niro, Jack Huston, Louis C.K., Michael Peña, Alessandro Nivola
Produzione: Atlas Entertainment, Annapurna Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 01 Gennaio 2014 (cinema)