“BAARÌA” DI GIUSEPPE TORNATORE

Il poema antico e sempre nuovo della Sicilia di Tornatore

In Concorso
La 66 Mostra Internazionale del Cinema apre con un film italiano, intenso e melodioso “Baaria” di Giuseppe Tornatore, che racconta “il mondo che mi era rimasto addosso, fatto di utopie, sfide, risate, malinconia. Era da molto che volevo fare realizzare questo film, ma ho sempre rimandato. L’ho fatto ora, a un’età giusta per fare i bilanci con la mia memoria.”

Baarìa è il nome dialettale di Bagheria, città natale del regista, “Baaria” è una commedia piena di ironia. Baaria è un suono antico, una formula magica, una chiave, il nome di un paese siciliano, dove la vita degli uomini si dipana lungo il corso principale. “Poche centinaia di metri in cui imparare tutto ciò che il mondo non saprà insegnarti”.
Il comune di Bagheria ha fatto da set per le principali ambientazioni; mentre la seconda unità di scene è stata girata in vari set postati in Tunisia, ricostruendo minuziosamente l’antica Bagheria vicino un sobborgo di Tunisi.

Tornatore racconta attraverso le vicende di tre generazioni, dagli anni 30 agli anni 70, l’amore tra Mannina e Giuseppe (Peppino); un amore che sboccia dopo il fascismo, dopo l’arrivo degli americani. Un amore che inizia quando Peppino scopre la politica, il partito comunista, e Mannina è una giovane sarta.
E sono i tumulti politici, le elezioni, il partito, il susseguirsi di comunismo, democrazia cristiana, socialismo a scandire la vita di questi due giovani e dei loro figli.
Baarià è un film d’amore verso la Sicilia, verso i suoi colori, i suoi difetti, verso le sua storia e il suo dialetto (il film è principalmente recitato in dialetto siculo).

Quest’opera ha le sfumature di un ritratto, con panorami colorati dalla terra bruciata dal sole, dalle speranze e antiche saggezze, e ha una cornice intarsiata dal respiro dei ricordi; è un piccolo kolossal tutto italiano, che sa raffigurare, con semplicità, innocenza e affetto, il vivere di quegli anni sull’Isola.

La bellezza della storia di Baarìa è nel suo essere fluida, scorrevole; la sceneggiatura scivola sul tempo, senza intoppi.
Attraverso le soavi e calde musiche di Ennio Morricone, Tornatore immortala, in una storia commovente, di sogni e sventure, di dolcezze e malinconie, di lotte e nascite, i ricordi della sua infanzia, della maturità, del suo lavoro (delicate citazioni ricordano alcune delle sue opere da Nuovo cinema paradiso a Malena).
È come se si fosse passato il testimone dei suoi successi, creando un legame tra passato e presente.

“Non è un film autobiografico – ha specificato – ma è un film personale.” Il legame tra il passato e il presente è estremamente forte, Tornatore ha giocato abilmente con la metrica della poesia del film, ha composto il suo canone dei ricordi.
Ha dato ai suoi personaggi un’impronta incisiva di quei ricordi di un bambino cresciuto a casa dei nonni, con la passione per il cinema (Peppino che accompagna suo figlio Pietro per la prima volta al cinema è una scena raccontata con una deliziosa sincerità affettuosa).
La vita di Peppino e Mannina si muove come fosse sul palcoscenico di un teatro, all’interno un affresco che possiede la poesia antica di un presepe, dove la natività è la vita stessa che continua a voler sognare. Questa pellicola si basa su una resistente impalcatura dove la dignità psicologica di ogni personaggio si dipana scenicamente, creando una forte empatia da parte del pubblico.

Merito, questo, anche degli interpreti, tanti, che hanno saputo capire la profondità e l’emotività di Baarìa, la sua dichiarazione d’amore a un passato che cerca e che sfiora, con stupore, il presente.
Peppino, sognatore e grande idealista, un personaggio forte nelle sue fragilità, è il bravissimo Francesco Scianna, anche lui nato a Bagheria, ha recitato con la regia di Francesca Comencini ne Il più bel giorno della mia vita, con Bellocchio ne Il regista di matrimoni, ora è il perfetto e bravissimo protagonista di questo film. È l’esordiente Margarteh Madè, anche lei siciliana, a prestare il suo volto a Mannina, una donna innamorata e coraggiosa.
Ma Baarìa vede la partecipazione di innumerevoli attori: Monica Bellucci, Michele Placido, Lina Sastri, Nicole Grimaudo, Raul Bova, Ficarra e Picone (nei loro ruoli più belli fin’ora), Laura Chiatti, Corrado Fortuna, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Vincenzo Salemme, Nino Frassica, Giorgio Faletti, Beppe Fiorello, Gabriele Lavia, Aldo Baglio, Donatella Finocchiaro, Leo Gullotta.

Titolo originale: Baarìa
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 150’
Regia: Giuseppe Tornatore
Cast: Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti, Nicole Grimaudo, Nino Frassica, Aldo, Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Vincenzo Salemme, Lina Sastri, Giorgio Faletti, Nino Frassica, Salvatore Ficarra, Valentino Picone
Produzione: Medusa Film, Quinta Communications, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Venezia 2009
25 Settembre 2009 (cinema)