Baratta presenta Virgilio Sieni: nuovo direttore della Biennale Danza

A Ca' Giustinian svelata l'edizione 2013

Anche la danza si evolve nelle sue posture, nelle sue finalità , nei suoi accadimenti, nel confrontarsi con l’esterno. E’ ciò che espone il Presidente Paolo Baratta – oggi sei marzo 2013 nella sala di Ca’ Giustinian – nel presentare Virgilio Sieni, il nuovo direttore della Biennale danza di Venezia assieme al suo programma chiamato “Abitare il mondo – trasmissione e pratiche 2013 –2015 “.

Da Carolyn Carlson , prima direttrice e fantasiosa, sontuosa coreografa dal 1999 al 2003, a Ismael Ivo (2008 –2012 )
profeta ispirato di una danza social –politica, per arrivare al fiorentino Virgilio Sieni, coreogrqafo e danzatore di fama internazionale “tra i pochissimi capaci, tramite il movimento, di dar vita a composizioni che parlano ancora dell’uomo, delle sue debolezze e fragilità (Goffredo Fofi). Intellettuale dalla continua ricerca, propenso a perforanti assiomi filosofici , si impone alla notorietà con “la natura delle cose”, coreografia e contenuto ispirato al “De rerum natura” di Lucrezio .
Quest’anno – sottolinea Baratto – ci si avvia con il “College Danza, abitare il mondo” a un percorso formativo alto, aperto a iniziative per completare il contatto allievi- mondo esterno che ampli il loro orizzonte psicologico-artistico-sociologico. Con questa accademia, avviata da Ivo, intendiamo colmare un vuoto nelle organizzazioni professionali per giovani artisti nell’ambito della danza.
Il processo formativo degli allievi si cimenta nelle varie fasi del “fare” che porti al traguardo del “compiuto” e del realizzato.

L’intervento di Sieni si articola nel coniugare i vari elementi della sensibilità creativa attraverso la scoperta del linguaggio del corpo in sé , preso nella sua interezza e complessità, arricchito nella sua proiezione verso l’esterno, per una sempre vivace esperienza antropologica che comprenda l’anziano come il fanciullo, l’esuberanza della vitalità e il mistero umanissimo della disabilità. Entrando nel tempio del pensiero heideggeriano, Sieni esorta a proiettare l’allievo in una dimensione atemporale per essere più libero per elaborare i suoi concetti coreografici. Ascoltando Sieni, come nel passato si era attenti a Ivo, ci si trova impossessati dalla lievità di un umanesimo dal sapore dell’incanto e del bello più puro.

Virgilio Sieni specifica che “Abitare il Mondo” si esplica in un ciclo di cinque percorsi che vanno dai progetti coreografici alle “invenzioni” e alla ”agorà” in cui, assieme a tre maestri, percorreranno più approfondite scoperte del corpo ,soffermandosi all’attenzione dei suggerimenti di “color che sanno “. Altri coinvolgimenti si avranno nel percorso della “Trasmissione” per la presenza sia di maestri ,sia di bambini e madri e figli. .Il ciclo detto “Vita Nova” –il più delicato e costruttivo – vedrà la luce un “un repertorio” di danza esteso a livello nazionale.