La Carmen Consoli di un tempo forse più non tornerà. Quella più rock, più aggressiva. Quella confusa e felice. Quella che cantava “fortunatamente ho ancora il senso di prendermi poco sul serio”. E questo non è detto che sia per forza qualcosa di negativo.
La “cantatessa” di strada e di musica ne ha fatta tanta in questi anni e l’ultimo disco Elettra (etichetta Polydor/Universal) conferma una nuova vena creativa e una nuova maturità. Dieci canzoni per quaranta minuti circa di intense emozioni. Un piccolo campionario musicato di storie, di donne, di sentimenti. Senza la ricerca etnica degli strumenti mediterranei che aveva caratterizzato Eva contro Eva, l’ultimo suo disco in ordine di tempo, ma comunque fortemente legato alla sua terra, alla sua Sicilia, al suo mare, al suo sole, ai suoi profumi, alle granite al limone.
Un disco “siciliano” per i suoni profondi e ricchi di sfumature, dove spesso il mandolino si mischia nella chitarra, la batteria lascia spazio a ritmi più caldi e i violini si scoprono preziosi protagonisti della musica. “Siciliano” anche, ma non solo, perchè è stato registrato alle pendici dell’Etna e non solo per la partecipazione del “vicino di casa” Franco Battiato, che ha collaborato alla creazione di Marie ti amiamo, o per A’ Finestra, canzone siciliana nel testo e nel ritmo pizzicato, che parla di una donna che racconta la vita affacciata al balcone.
Un disco che deve essere ascoltato più volte per capirne e farne propri i testi, per scoprire ogni volta qualche lato nascosto delle parole, delle musiche. Da meditazione. Da mettere sullo stereo e ascoltare senza fretta e con molta calma.
Elettra è un personaggio della mitologia greca e simbolo dell’amore paterno, che la psicologia ha trasformato in un “corrispettivo femminile” del complesso di Edipo. E proprio al papà, scomparso di recente, Carmen Consoli ha dedicato Mandaci una cartolina, la canzone che apre la scaletta del disco. Un ritratto dolce, affettuoso, ironico e delicato. “Tra tutti i giorni in cui potevi partire perchè hai pensato proprio a lunedì?”, si chiede all’inizio delle strofe. E Sono presenti anche amare considerazioni sui tempi attuali quando afferma “Viva l’Italia il calcio il testosterone, gli inciuci e le buttane in preda all’ormone”.
Non molto lontano da qui è il singolo che ha anticipato l’album ed è da qualche settimana in programmazione radiofonica. Il brano è il più orecchiabile dell’intero lavoro, senza per questo essere privo di valore e originalità. Il videoclip è ambientato in un bordello e Carmen veste i panni di una “buttana”, come Elettra, la protagonista della canzone che dà titolo all’album. Una donna che vuole far uscire il rapporto con il suo amato e gli chiede di abbracciarlo alla luce del giorno.
I toni più stridenti servono per raccontare gli abusi domestici di Mio zio. Quelli più soffici si ritrovano in Perturbazione atlantica e in Sud est dove si descrive l’amore.
Un disco dalle mille facce e dalle mille sorprese, che, parafrasando un verso della cantatessa, è “un viaggio imprevisto, una fuga dal solito itinerario costretto dalla morsa dell’abitudine”.
Tracklist:
Mandaci una cartolina (con Franco Battiato)
Perturbazione atlantica
Non molto lontano da qui
Mio zio
Sud Est
Marie ti amiamo
‘A finestra
Col nome giusto
Elettra
Ventunodieciduemilatrenta