«Stato»: comunità politica costituita da un popolo stanziato in un dato territorio e organizzato unitariamente come persona giuridica collettiva superiore agli individui che la compongono e sottoposta a un potere (governo) da essa riconosciuto, capace di svilupparne l’ordinamento giuridico e disciplinare la vita sociale.
«Camorra»: associazione di delinquenti napoletani, con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali propri. (Dizionario enciclopedico italiano Treccani)
Saviano ci presenta la sua incredibile esperienza nella più grande e potente organizzazione napoletana, il suo affascinante e sconvolgente viaggio all’interno del Sistema. Descrive, scrupolosamente, gli affari e i “sogni” espansionistici della Camorra, la collaborazione con la mafia cinese nel gestire efficientemente il Porto più importante d’Italia.
Tutto passa per Napoli: vestiti griffati, scarpe, videogiochi, ma anche container di cadaveri, corpi rovesciati a terra come se fossero sempre stati inanimati. Con un linguaggio appassionante a tratti anche brutale fa vivere storie, che si concretizzano davanti a noi, di adolescenti aspiranti a far parte del Sistema, di cruenti assassinii e di boss onnipotenti che si ispirano ai loro cloni hollywoodiani.
Andando avanti con le pagine si perde il sentiero non capendo più se si stia leggendo un romanzo o un attento documentario; capiamo le immagini del tg serale e i discorsi di tanti talk show, ma più di ogni altra considerazione viene da chiedersi quale sia, a Napoli, l’organizzazione politicamente ordinata per eccellenza: Stato o Camorra?
Roberto Saviano, Gomorra, Mondadori, 2006, pp. 331, € 15.50.