“REQUIEM” DI Giuseppe Verdi

Requiem

Un appuntamento imperdibile al Teatro di Anghiari con l’esecuzione di un inedito verdiano

Dopo essere stato presentato in anteprima assoluta a Milano e San Pietroburgo lo scorso settembre, l’inedita trascrizione verdiana verrà eseguita nel suggestivo teatro di Anghiari, prima del tour mondiale che vedrà protagonisti i due giovani musicisti.

La trascrizione per pianoforte e harmonium che verrà presentata al Teatro di Anghiari , domenica 13 gennaio (ore 17.30), è una versione coeva della Messa da Requiem di Verdi . La trascrizione della Messa di Requiem nacque dall’intento di proporre una versione cameristica per duo strumentale del monumento lirico-sinfonico verdiano, divenuto in breve tempo celebre in tutto il territorio europeo. Si tratta di una vera e propria versione ridotta della partitura verdiana, ad opera del famoso organista parigino Alfred Lebeau, dove le linee vocali vengono assorbite e fuse nel crogiolo armonico dei due strumenti a tastiera rispettando in pieno il senso musicale dell’opera. Una trascrizione e un’esecuzione di grande valore artistico e storico. Questa versione del Requiem, realizzata per l’editore Giulio Ricordi, è datata 10 ottobre 1874: anno in cui venne rappresentata a Milano la prima assoluta della Messa da Requiem dedicata alla scomparsa di Alessandro Manzoni, prima nella Basilica di San Marco – sotto la direzione dello stesso Verdi – e poi al Teatro alla Scala.

La trascrizione per tastiera di partiture per orchestra fa parte di una lunga tradizione iniziata nel periodo barocco. Il duo organo (o harmonium) e pianoforte era assai diffuso nel XIX secolo. Si tratta in realtà di un abbinamento efficacissimo che, con la fusione dei due timbri, aveva creato un suggestivo modo per prolungare e dare maggior corpo al suono a volte un po’ pungente del pianoforte ottocentesco.

Matteo Galli e Francesco Attesti hanno curato la scelta e lo studio della partitura, eseguendola nel settembre del 2007 per la prima volta in epoca moderna.

” Pianoforte e harmonium, un abbinamento oggi non usuale, ma largamente praticato alla fine del XIX secolo. Il pianoforte all’epoca presentava caratteristiche costruttive molto diverse dai pianoforte moderni e pertanto nella fusione fra i due strumenti si creava un suono più morbido e prolungato.” (Matteo Galli)

“Una partitura ben scritta, con passaggi virtuosistici al pianoforte molto impegnativi, ma anche di grande coinvolgimento emotivo.” (Francesco Attesti).

Lo scorso settembre in occasione del 40° anniversario del gemellaggio tra Milano e San Pietroburgo, l’opera è stata presentata in ANTEPRIMA MONDIALE nelle città di Milano a Palazzo Marino e San Pietroburgo, dove Verdi soggiornò a lungo durante l’allestimento dell’opera “La forza del destino” rappresentata al Teatro Imperiale di San Pietroburgo. E dopo Milano e San Pietroburgo è un privilegio poterla proporre ad Anghiari, in uno dei pochissimi concerti Toscani.

La versione inedita per organo e harmonium del Requiem verdiano è stata registrata inoltre, sempre a cura di Matteo Galli e Francesco Attesti, a Milano in prima mondiale lo scorso novembre 2006 con l’impiego del prezioso antico organo Mascioni (risalente al 1904) custodito nella Chiesa dei SantiNazaro e Celso in Quarto Uglerio (oggi Quarto Oggiaro, quartiere alla periferia nord-ovest di Milano).

LA MESSA DA REQUIEM di Giuseppe Verdi
Il 13 novembre 1868 si spense a Parigi, nella sua villa di Passy, Gioacchino Rossini. Nel 1829 aveva composto la sua ultima opera, Guglielmo Tell, e da quella data seguì un lungo e inesplicabile silenzio. Tuttavia il suo carisma e la sua fama continuarono a dominare la scena musicale italiana e fu quindi immediata la decisione di un gruppo di musicisti, fra cui Verdi, di scrivere una Messa da Requiem da dedicare alla memoria del grande maestro. Giuseppe Verdi fu il più sollecito nel mettersi al lavoro e ultimò il Kyrie in breve tempo. Insorsero tuttavia difficoltà da parte degli altri musicisti che determinarono l’accantonamento del progetto. Pochi anni dopo, il 22 maggio 1873, muore a Milano Alessandro Manzoni. Verdi, che ha una stima immensa per il grande letterato, decide di rendere omaggio alla memoria del suo concittadino (il musicista di Busseto è ormai milanese di adozione) dedicandogli, questa volta da solo, una Messa da Requiem da eseguirsi nell’anniversario della morte. Verdi parla del nuovo progetto con Ricordi, che si dichiara entusiasta, e riesce ad ultimare l’opera nei tempi stabiliti; il 22 maggio 1874 l’orchestra della Scala esegue, sotto la direzione dello stesso Verdi, la Messa da Requiem cui il pubblico milanese, stipato nella storica chiesa di San Marco, tributa una accoglienza trionfale.

Informazioni e Prevendita: 0575 788659
[www.teatrodianghiari.it->www.teatrodianghiari.it]
[teatrodianghiari@libero.it->teatrodianghiari@libero.it ]