Se “Saw – L’enigmista”, diretto da James Wan nel 2004, partiva da un’ottima idea di base e si era conquistato una buona classificazione nella schiera di produzioni horror degli ultimi anni, non si può dire la stessa cosa per “Saw II – La soluzione dell’enigma”, diretto l’anno successivo da Darren Lynn Bousman e “Saw III”, dello stesso regista, nelle sale dal 9 marzo.
L’enigma continua e sembra essere senza fine. Se nei precedenti capitoli lo spietato assassino si divertiva a trasformare i suoi personaggi in pedine atterrite da far muovere nel suo gioco, anche in questo terzo appuntamento la trama non cambia e punta sul vecchio espediente. «Vivere o morire. Fai la tua scelta»: questa è la regola fondamentale con cui l’assassino dà inizio alle folli situazioni, estreme e massacranti, con cui devono scontrarsi i personaggi se vogliono sopravvivere.
Stavolta sulla scacchiera si ritrova a correre la bella dottoressa Lynn Denlon (Bahar Soomekh) e suo marito Jeff (Angus Macfayden). Entrambi posti di fronte alle loro paure, in una dimensione mentale al limite del sostenibile. E l’enigmista, che nel secondo capitolo aveva tolto la maschera woodo, qui continua a seguire questa direzione, e si mostra a letto, anziano e malato, ormai quasi divorato da un male interno e incurabile. Nuove prove da affrontare, animali macellati e ricordi inceneriti, corpi congelati, stritolati e fatti esplodere… Tutto all’interno di lunghi corridoi oscuri, illuminati da una luce al neon rumorosa e mal funzionante e stanze altrettanto claustrofobiche e tenebrose.
La struttura stilistica è sempre la stessa: la pellicola che completa i capitoli di questa brutale quanto inutile trilogia, si racconta per flashback e continui rimandi al primo capitolo, il tutto montato insieme con rapidità, con tagli eccessivi e riprese di una telecamera che gira intorno ai personaggi e li va a scrutare nei momenti di maggiore odio e sgomento. Un espediente immaginato per creare tensione ma che non fa accentuare una triste assenza di originalità di un thriller che va avanti solo grazie al livello minimo di bravura di Tobin Bell, lo spietato killer.
Darren Lynn Bousman gioca su inquietudini e angosce e non si rende conto che con tutto quel sangue e quella violenza gratuita non può scaturire suspance nello spettatore ma solo una voglia indescrivibile di uscire dalla sala, per lasciarsi alle spalle un film che già dopo i primi 15 minuti comincia a rivelarsi stucchevole e a diventare insostenibile. In ci sono Saw III più prove, più massacri, più corpi distrutti e brutalmente trucidati al suono di un trapano o di sempre più strani marchingegni di torture, ma questi non possono di sicuro costituire la chiave del successo. Anzi, il tutto rischia più volte di apparire ridicolo.
Titolo originale: Saw III
Regia: Darren Lynn Bousman
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Thriller
Durata: 107′
Sito ufficiale: www.saw3.com
Cast: Tobin Bell, Angus Macfadyen, Dina Meyer, Kim Roberts, Shawnee Smith, Bahar Soomekh
Produzione: Lions Gate Films, Twisted Pictures
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 09 Marzo 2007 (cinema)