“Speed Racer” di Andy e Larry Wachowski

In un virtuale futuro ultra-tecnologico, Speed Racer (Emile Hirsch) è un giovane pilota di auto da corsa ancora legato ai valori della famiglia e del gioco pulito. Sin da bambino ha sempre sognato di correre per la scuderia gestita in modo artigianale da suo padre, seguendo le orme di suo fratello maggiore Rex, abile guidatore morto in un rally dopo essere stato protagonista di alcuni chiacchierati incidenti. Dopo le prime vittorie, però, il giovane Speed si scontra subito con tutto il marcio che si nasconde dietro al mondo delle corse, frequentato da piloti senza scrupoli e controllato segretamente da un cartello internazionale di imprese plurimiliardarie e di gruppi mafiosi.

Ciò che più colpisce nel film di Andy e Larry Wachowski, è senza dubbio l’incredibile dispiegamento di effetti speciali, usati non solo per creare le plateali sequenze dedicate alle corse automobilistiche, ma un intero mondo iperrealista (e irrealistico) di colori cromati e sfavillanti. Se in Matrix, trilogia cult dei fratelli registi, il computer aveva già avuto un ruolo preponderante, in Speed Racer si può dire che costituisca la stessa spina dorsale del film. La produzione ha puntato su cifre esorbitanti e sul “mai visto”, sperimentando soluzioni tecniche nuove, come panorami ripresi a 360 gradi attraverso un procedimento ribattezzato “bubble photography”, o la creazione di inquadrature in cui tutti i piani risultano ugualmente a fuoco, in modo del tutto simile ai disegni dei cartoni animati classici. I Wachowski l’hanno denominata tecnologia a “2½D” e, in un certo senso, si tratta di un omaggio alla serie di animazione giapponese a cui si ispira il loro film.

L’intento rivoluzionario dei padri del “Bullet Time” di Matrix è, come sempre, molto apprezzabile, ma stavolta non basta a salvare un film totalmente fagocitato dagli effetti speciali. Il mondo color caramella di Speed Racer usa la tecnologia con manierismo estremo, del tutto sganciato da un racconto abbandonato all’ovvietà più assoluta. Il tema, d’altra parte, è sempre quello preferito dai Wachowski: la scoperta del lato oscuro della realtà e la ribellione contro i tentativi di controllo e omologazione da esso provenienti. Un canovaccio già ampiamente usato nella trilogia fantascientifica di Neo e in V per Vendetta, stavolta declinato in maniera piuttosto infantile, senza sfumature né chiaroscuri.

La verità proposta in Speed Racer è chiara e luminosa come i colori iper-saturi e sfavillanti che dominano ogni singolo fotogramma del film. Gli inserti kitch stile cartone giapponese e il “Car-fu” (il mix di arti marziali e corse automobilistiche appositamente ricreato dai fratelli Wachowski) fanno il resto, rendendo molto più blando perfino l’interesse nei confronti delle trovate tecnologiche innovative. Il mondo di Speed Racer finisce così per ridursi a un’indigestione di effetti speciali, che sembra pensata su misura per un pubblico di bambini già avvezzo alla continua visione di una realtà semi-virtuale, super-colorata e ultra-semplificata.

Titolo originale: Speed Racer
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Azione, Sportivo
Durata: 135′
Regia: Andy Wachowski, Larry Wachowski
Sito ufficiale: www.speedracerthemovie/…
Sito ufficiale: wwws.warnerbros.it/mach5
Cast: Emile Hirsch, Christina Ricci, Matthew Fox, Susan Sarandon, John Goodman, Kick Gurry, Scott Porter, Richard Roundtree, Paulie Litt
Produzione: Warner Bros. Pictures, Silver Pictures, Village Roadshow Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Data di uscita: 09 Maggio 2008 (cinema)