“The Burning Plain” di Guillermo Arriaga

I quattro elementi

Venezia 65. – Concorso
Portland. Sylvia (Charlize Theron) è una donna giovane e attraente. Potrebbe avere il mondo ai suoi piedi, ma qualcosa la tormenta. Il suo sguardo è vuoto, cupo, triste e malinconico; un’espressione quasi innaturale su un viso tanto delicato. Il suo è un corpo estraneo a se stesso, una valvola di sfogo attraverso la quale, giorno dopo giorno, cercare una redenzione che sembra non arrivare mai. Sylvia si autopunisce lacerandosi la pelle, concedendosi patologicamente ad amanti occasionali senza provare nessun piacere. Solo tornando in qualche modo alla sua adolescenza, in New Mexico, alla morte della madre, al suo giovane fidanzato di allora potrà, forse, trovare un appiglio per tornare verso la Luce.

Una roulotte brucia nelle pianure sconfinate del New Mexico. Nulla per chilometri; solo arbusti, serpenti e una sottile colonna di fumo che si leva all’orizzonte. Lamiere ardenti si accartocciano, due corpi uniti in un amplesso perdono la vita insieme, due famiglie sono segnate per sempre. Inizia così l’ottimo debutto alla regia di Guillermo Arriaga, sceneggiatore finora quasi indissolubilmente legato al nome di Alejandro Gonzales Inarritu assieme al quale ha realizzato film come Amores Perros, 21 Grammi e Babel. E se il talento di Arriaga scrittore è ormai unanimemente riconosciuto, quello di regista sembra essere altrettanto meritevole di attenzione.

Colpisce infatti The Burning Plain, e colpisce lì dove fa più male, senza sconti. Una vicenda cruda, ricca di risvolti emotivamente destabilizzanti portati fino alle estreme conseguenze, ma senza forzature. I conflitti che nascono e si consumano in seno e fuori dalla famiglia, quando la felicità sembra arrivare da dove meno ci si aspetta – ma il dolore è sempre dietro l’angolo -, sono un focolaio che permette ad Arriaga di trattare profondamente i temi a lui più cari. La morte, vero motore delle nostre esistenze, non si manifesta solo nella sua accezione definitiva, ma sfiora continuamente i protagonisti – e tutti noi –, ed è il contrappunto indispensabile alle vicende umane.

L’abilità con cui Arriaga manovra i piani narrativi e interseca quelli temporali raggiunge forse in questa pellicola la completezza formale. Portland oggi, New Mexico dieci anni prima; la famiglia di Sylvia, quella del suo imberbe ragazzo Santiago, Gina (la madre di Sylvia, una splendida Kim Basinger) e Nick (il padre di Santiago), amanti irresponsabili felici e innamorati: le scene si avvicendano senza soluzione di continuità, ma confluiscono ordinate e complementari in un quadro universale di amore, passione, dolore e morte, come punti cardinali di un mondo conosciuto.
Un film forte e coinvolgente, una storia semplice e vera, e interpretazioni – su tutti quella della Theron – già in odore di Nomination.

Titolo originale: The Burning Plain
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 147′
Regia: Guillermo Arriaga

Cast: Charlize Theron, Jennifer Lawrence, Kim Basinger, Joaquim de Almeida, Danny Pino, Diego J. Torres
Produzione: 2929 Productions, Parkes/MacDonald Productions
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Venezia 2008
14 Novembre 2008 (cinema)
Dalla passerella di Venezia 65. foto a cura d Francesca Vieceli Copyright © NonSoloCinema.com – Francesca Vieceli