“Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì

In becco alla cicogna!

Di notte, dietro il bancone della reception di un hotel, Guido legge, studia con passione, le vite di santi e martiri protocristiani.
Quando si fa giorno, corre a casa, prepara il vassoio con caffè e biscotti, sveglia Antonia e fanno l’amore; poi lei si veste di corsa e arriva in ritardo all’autonoleggio della stazione Tiburtina dove lavora, mentre lui va a dormire.

Guido viene da una famiglia toscana, dove si parla bene, si è studiato bene e dove insieme albergano semplicità e raffinatezza. La sua è la mitezza di un intellettuale senza scopo che della conoscenza si nutre.
Scappata giovanissima dalla Sicilia, dalle incomprensioni e le chiusure di una famiglia ingombrante, Antonia ha poca cultura, uno sguardo luminoso e una voce bellissima. Di sera canta le sue canzoni nei locali, soffocate dal frastuono degli avventori. Così diversi, Guido e Antonia si sono incontrati, fondendosi d’amore; e tutti i santi giorni in una piccola casa della periferia romana desiderano un bambino che non vuole arrivare.

Una città vista da lontano, una fiaba nutrita di realismo, capace di raccontare la reiterazione della quotidianità, la frustrazione di un desiderio inappagato e l’alchimia di un amore, un grande amore. Liberamente tratto dal libro La Generazione di Simone Lenzi – musicista dei Virginiana Miller – l’ultimo film di Paolo Virzì è una ballata che parla di grandi sentimenti con ironia e dolcezza. Protagonisti principali sono i trentenni, declinati con il look da reality dei vicini di casa, con la tormentata ricerca di stabilità di Antonia e l’equilibrio un po’ stralunato e poco allineato di Guido, poeta, cavaliere, amante.

Finalmente una commedia romantica che fa ridere e sorridere, giocando con sapienza i diversi registri della vita senza mai perdere la strada. Il consueto affresco sociale di Virzì, che solo in apparenza sembra venir meno, lo si ritrova nella verosimiglianza dei protagonisti e della loro storia. Il lavoro non come punto d’arrivo ma come eterna falsa partenza, la periferia e i pochi soldi si accompagnano a una paradossale cultura del “tutto è possibile”, che sposta sempre più l’elaborazione del dolore per ciò che non si può avere, amplificandone la sofferenza della rinuncia. E’ il ritratto affettuoso di una generazione che procede con fatica: spartiacque tra un prima e un dopo, tra l’aspirazione al benessere e la sua perdita, inesorabile. Raccontare tutto questo con lievità e ironia non è poca cosa: senza sarcasmo, con tenerezza e lontano da stereotipi e caricature che spesso ingombrano la nostra commedia. Con amore si parla d’amore.

Hanno collaborato alla riuscita del film un felice cast di attori professionisti, o non ancora, tra cui Luca Martinelli, Thony, Frank Crudele e Benedetta Barzini; Francesco Bruni con Simone Lenzi alla sceneggiatura, Vladan Radovic per la fotografia e Cecilia Zanuso con il montaggio.

Titolo originale: Tutti i santi giorni
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 102′
Regia: Paolo Virzì
Sito ufficiale: http://tuttiisantigiorni.libero.it
Cast: Micol Azzurro, Thony, Luca Marinelli, Katie McGovern, Fabio Gismondi, Robin Mugnaini, Donatella Barzini
Produzione: Motorino Amaranto
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 11 Ottobre 2012 (cinema)