Al via la Settima Edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival

Come sarà l'edizione 2017 del festival veneziano

Ca Foscari Short Film Festival 7

Giovedì 2 Marzo presso la sede centrale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ca’ Foscari Short Film Festival. Il festival, giunto alla sua VIIa edizione, oltre a numerosi eventi collaterali, proporrà una selezione di cortometraggi provenienti da tutto il mondo che saranno proiettati nell’auditorium Santa Margherita a Venezia dal 15 al 18 Marzo. Per l’occasione, Nonsolocinema si occuperà di fornire una copertura completa della sezione del Concorso Internazionale dello SFF.

La conferenza è stata aperta da Flavio Gregori, prorettore alle attività e rapporti culturali di ateneo, il quale ha affermato che «questa settima edizione dimostra non solo la vitalità del festival ma anche la sua capacità di crescere, evidente se guardiamo al numero di attività e film proposti. Lo Short Film Festival nasce dall’attività di ricerca della professoressa Novielli e dalla collaborazione con gli studenti di tutti i dipartimenti e si distingue per la sua capacità di ampliare i propri confini: si tratta senza dubbio di un momento di prestigio per questo ateneo, anche a livello internazionale».

Il prorettore ha dunque ceduto la parola a Giorgio Carpinteri, fumettista autore del manifesto dell’evento in collegamento Skype, che ha esordito dicendo che «l’immagine scelta si riallaccia alla mia gioventù, a un giovane Giorgio Carpinteri che vedeva come dei cavernicoli quelli che non apprezzavano i primi videogiochi: all’epoca mio padre mi appariva proprio come un uomo di Neanderthal circondato da novità a lui incomprensibili. Lo scontro tra la modernità e l’antico è quindi la chiave di interpretazione dell’immagine in questione: ci racconta lo stupore del vecchio che viene aggredito dal moderno, che esemplifica l’eterna sfida dell’arte».

Ca' Foscari Short Film Festival 7
Un momento della conferenza stampa di presentazione.

E’ quindi intervenuta la professoressa Maria Roberta Novielli, direttrice artistica e organizzativa dell’evento: «Quest’anno abbiamo ricevuto più di 1300 film per il concorso internazionale, cosa che è indice della più vasta risonanza ottenuta dal festival e che ci ha permesso di proporre agli spettatori una selezione di qualità strepitosa. Dovendo trovare un leitmotiv comune ai film che ci sono pervenuti, abbiamo notato che sono moltissimi i titoli che fanno riferimento a realtà alterate: sfere oniriche, proiezioni in altri personaggi, mondi alternativi, il tutto non necessariamente trattato in un registro tragico. La metà dei registi in concorso saranno presenti qui con noi e potranno incontrare i nostri studenti, che materialmente organizzano il festival dividendosi le mansioni nei vari gruppi. Quest’anno la giuria del concorso internazionale si avvarrà di tre personalità davvero di spicco, ovvero la regista Catherine Breillat, l’animatore Barry Purves e l’attrice Malgorzata Zajaczkowska – conosciuta anche come Margaret Sophie Stein – , i quali assegneranno il Premio per il Miglior Film e il Premio Volumina per il Miglior Film d’Arte».

Quest’anno inoltre il Premio per la Miglior Colonna Sonora assegnato dalla Fondazione Ugo e Olga Levi si arricchisce di una giuria ad hoc. A tal proposito Luisa Zanoncelli, presidente del comitato scientifico della fondazione, si è detta soddisfatta dell’attenzione dedicata a forme di espressione meno convenzionali quali la videoarte e le opere degli studenti dei licei del Veneto, per le quali sono state a loro volta istituite apposite categorie.

Per la prima volta vi sarà anche un Premio Speciale intitolato a Pateh Sabally, il giovane del Gambia tragicamente scomparso il 22 Gennaio scorso, assegnato dalla Municipalità di Venezia e consistente in un’opera unica del maestro vetraio Paolo Crepax, il cui scopo, come chiarito dal presidente della municipalità Giovanni Andrea Martini, è quello di dimostrare il grande spirito di accoglienza di cui Venezia ha sempre dato prova nel corso della sua Storia e che non deve essere smarrito di questi tempi.

Carlo Montanaro, direttore della Fabbrica del Vedere, provvederà infine uno scorcio sul cinema delle origini, più precisamente sui primi spot pubblicitari.