Domenica 8 aprile ha aperto a Punta della Dogana la mostra collettiva Dancing with Myself a cura di Martin Bethenod e Florian Ebner. Nata dalla collaborazione tra la Pinault Collection e il Museum Folkwang di Essen, la mostra è stata presentata in una prima versione a Essen nel 2016 e ora ripensata per gli spazi di Punta della Dogana, con oltre 56 opere non esposte nel museo tedesco.

Dancing with Myself indaga l’importanza della rappresentazione di sé nell’arte dagli anni ’70 a oggi e del ruolo dell’artista come protagonista e come oggetto stesso dell’opera con un’ampia varietà di tecniche e linguaggi artistici come fotografia, pittura, scultura, installazioni, video.

La mostra inoltre coinvolge lo spettatore in emozioni contrastanti come la malinconia e la vanità, la riflessione esistenziale e il corpo come scultura.
Il percorso si sviluppa in quattro tematiche negli spazi di Punta della Dogana: Melancolia, Giochi d’Identità, Autobiografie Politiche, Materia Prima con 145 opere, 100 provenienti dalla Pinault Collection.

Tra gli artisti in mostra: Maurizio Cattelan, Cindy Sherman, Rudolf Stingel, La Toya Ruby Frazier, Urs Fischer.

A Palazzo Grassi invece, dall’8 aprile ospiterà Cows by the Water, una mostra personale dedicata all’artista tedesco Albert Oehlen curata da Caroline Bourgeois, 80 opere non in ordine cronologico selezionate tra le più note dagli anni ’80 ad oggi provenienti dalla Pinault Collection e da importanti collezioni private e musei internazionali.

L’autore sperimenta diversi generi dove la musica ha un ruolo centrale nella produzione guidato da improvvisazione e ripetizione e armonia dei suoni che diventano nella sua opera gesti pittorici.