Ecco un altro delicato e prezioso gioiello del talentuoso quarantatreenne regista islandese Dagur Kári, sua seconda pellicola giunta sugli schermi italiani dopo il bellissimo Nói Albínói del 2003.

Fúsi è un quarantenne timido e obeso, che non ha mai avuto una donna: come dice il delicato e poetico titolo inglese, è una “montagna vergine”. “Non è vero che sei strano, come dicono tutti, secondo me sei solo timido”, commenta la nuova vicina di casa, con l’istintività infallibile e maliziosa dei suoi sette anni. L’uomo, infatti, operaio all’aeroporto di Reykjavik, vive ancora con la madre e ama giocare in cortile con automobili telecomandate oppure con un amico a ricostruire le grandi battaglie della storia, in particolare quella di El Alamein in Egitto.

Il gigante timido (questo il titolo nella versione francese), è pacifico e parla poco, ma non è stupido: le sue frasi sono meditate e intense, pacate come i suoi pachiderimci movimenti, che tuttavia sono sempre mirati e efficaci. Sembra uno al quale si possa fare ogni birbonata senza che ne subisca conseguenze: in effetti non serba rancori, ma sa convogliare la sua sensibilità ferita in reazioni positive.

La sua vita prende una svolta quando gli viene regalato un corso di ballo. Nel frequentare questo corso, più che altro per compiacere alla madre, conosce una ragazza che pare interessarsi a lui ma che si rivela poi una persona molto depressa. Fúsi, con immensa pazienza, abnegazione e generosità, la aiuta a riprendersi. Nel fare ciò, scopre anche un lato sconosciuto di se stesso e si apre a un nuovo orizzonte di vita.

Girato con immagini intense (i piani ravvicinatissimi dell’occhio sono davvero impressionanti) e dialoghi parchi e ben costruiti, questo film ha la forza da far scricchiolare, poi cedere e crollare convenzioni e pregiudizi, è un trionfo della bontà e non del buonismo, è l’apologia della lentezza produttiva contro la velocità schizofrenica. Perfetta anche la colonna sonora, con la trovata della radio che trasmette le canzoni preferite a richiesta del protagonista.
È insomma un film imperdibile che lascia un segno difficile da dimenticare.

DATA USCITA: 30 marzo 2017
GENERE: Drammatico
ANNO: 2015
REGIA: Dagur Kari
ATTORI: Gunnar Jónsson, Ilmur Kristjánsdóttir, Sigurjón Kjartansson
SCENEGGIATURA: Dagur Kari
FOTOGRAFIA: Rasmus Videbaek
MONTAGGIO: Andri Steinn, Olivier Bugge Coutté
MUSICHE: Karsten Fundal
PRODUZIONE: Blueeyes Productions, Nimbus Film Productions, RVK Studios
DISTRIBUZIONE: Movies Inspired
PAESE: Islanda, Danimarca
DURATA: 94 Min