Domani sarà l’ultima giornata disponibile per visitare la 104ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa. La mostra, collocata nella sede dell’istituzione in piazza San Marco (a pochi passi dall’entrata del Museo Correr), chiude infatti domenica 20 febbraio. Una trentina di giovani artisti espongono le loro opere, realizzate quasi tutte tra il 2020 e il 2021 in svariate tecniche: in maggioranza dipinti a olio o acrilico, ma sono presenti anche pastelli, vernici, acquerelli, così come pitture digitali, video, sorprendenti fotografie e pure un’installazione visibile tramite codice QR. Un’esposizione che merita una visita, si tratta di un’edizione forse meno spensierata rispetto alle precedenti, ma che dimostra quanto le future leve del mondo dell’arte si stiano interrogando sul mondo che ci circonda.
Dopo il periodo di ripresa della pittura figurativa, nell’era post-Covid assistiamo alla progressiva scomparsa del soggetto sulla tela, alla sua evaporazione, frammentazione, combustione. Un motivo comune a molte delle opere esposte, che riflette l’incertezza di un presente che oscura anche la visione del futuro. Un processo di scomparsa non immediato, ma che si avverte come un progressivo passaggio all’interno del dipinto, come se quelle forme riconosciute si sfaldassero velocemente sotto i nostri occhi per approdare a forme astratte e rivelare sogni, paure, ricordi o speranze. Che sia necessario tornare a giocare, con le ombre o con gli aeroplanini come suggeriscono i video presenti, per affrontare un mondo in cui si sono perse le certezze?

Oltre a questa sensazione di disfacimento della realtà, nelle opere si avverte la prepotente presenza della natura. L’instabile rapporto tra Madre Natura e l’essere umano si dipana lungo le sale, dove un colore in particolare ritorna costantemente: il verde, steso in pennellate vibranti di vita nelle foglie delle piante, ma quasi mortifero nelle ombre dei corpi. Tuttavia è un altro il colore che rispecchia l’inquietudine di questi anni: il rosso carminio, che pulsa di vita ma sfiora le tonalità dell’apocalisse accanto a piante soprannaturali.
Gli artisti sembrano dirci che il mondo sta cambiando e noi non sappiamo se siamo pronti ad affrontare il futuro, così a volte ci aggrappiamo ai ricordi del passato, ma anche in questi notiamo qualcosa di disturbante che prima ci era sfuggito. Allora andiamo avanti e continuiamo a scrutare e troviamo la bellezza in un paesaggio, in un dettaglio di una giornata trascorsa con gli amici o in una corolla di un fiore, semplicemente nel fare arte.
Purtroppo le fotografie pubblicate qui sopra non rispecchiano fedelmente i colori delle opere, consigliamo quindi di andare a visitare la mostra.
104ma Collettiva Giovani Artisti
Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco 71/c, Venezia
15 gennaio – 20 febbraio 2022
da mercoledì a domenica
Orari: dalle ore 10.30 alle 17.30
Ingresso libero