Torino 33
A tre anni da Noi non siamo come James Bond, Mario Balsamo torna al Torino Film Festival con una dedica leggera e malandrina ai suoi genitori e al cinema.
Silvana Stefanini, madre del regista, da giovane è stata attrice, mai protagonista, ma ha il suo bel curriculum come comparsa parlante. Con un senso di piccata innocenza, Balsamo ricostruisce gli anni gloria di sua madre in un documentario in cui lei è la spigliata protagonista.
_ “Mia madre fu attrice fino ai venticinque anni. Poche parti, di poco rilievo, tranne l’ultima in La barriera della legge, con Rossano Brazzi, dove
in origine doveva avere quattro scene. Ma anche lì lei si sospese. Uno dei produttori, da lei respinto, ne fece togliere una parte dal montaggio e così lei se ne andò prima del completamento, senza vedere il risultato finale… E non l’aveva mai visto! Finora”.
Mia Madre fa l’Attrice è cinema dentro il cinema, è una profonda e semplice riflessione sui rapporti genitori/figlio, sul punto di vista di una madre e su quello di un figlio. Immagini di vent’anni fa si intrecciano al tempo presente in cui il regista e sua madre dialogano, spesso conflittualmente, un po’ a braccio un po’ fuori onda, a telecamere non spente.
_ Traspare rispetto da cui nasce affetto, e al tempo stesso sarcasmo nei battibecchi tra madre e figlio, frecciate genuine, ma senza sentimentalismo, e questo è nettamente un punto a suo favore.
Con il pretesto di far rivivere alla madre le emozioni del set, dei provini, della preparazione alla parte, unendoli a ricordi del passato, a un viaggio nella terra d’origine della madre, la Toscana, Balsamo riesce a mostrarle finalmente per la prima volta sul grande schermo il fantomatico La barriera della legge. A dir poco esilarante la reazione di Silvana.