Il Bellaria Film Festival è la casa del cinema indipendente italiano, una casa speciale, sul mare: punto di riferimento di nuove e coraggiose sperimentazioni del linguaggio cinematografico, unisce il passato e il presente del cinema più
libero e coraggioso.
Patrocinato dal Ministero della Cultura e realizzato grazie al Comune di Bellaria Igea Marina, col sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC e della Regione Emilia-Romagna, il Festival è affidato per il quarto anno consecutivo alla direzione artistica di Daniela Persico ed è organizzato da Approdi, start-up di cinema d’autore, main partner Cinecittà.
Il Festival sarà raccontato anche grazie alle media partnership con Cinecittà News, punto di riferimento nazionale per gli addetti ai lavori e gli appassionati di cinema, e Gruppo IcaroTV, che rappresenta un’unicità nel panorama della comunicazione locale grazie al suo ventaglio completo di media.

Articolato in cinque giornate, il Bellaria Film Festival affianca alle due sezioni competitive storiche dedicate al cinema italiano (Casa Rossa e Gabbiano) una selezione competitiva di film internazionali (Casa Rossa Internazionale) presentati in anteprima italiana, una retrospettiva dedicata alla storia del Festival (Le avventurose) e tanti eventi speciali.
In un anno segnato da una forte presenza femminile sugli schermi cinematografici, il Festival intende interrogarsi sui percorsi e gli sguardi non allineati e imprevisti che hanno sempre contraddistinto le donne e le comunità minoritarie approdate con maggiore fatica al cinema.

“Una marea risale gentile” è il claim della quarantatreesima edizione del Bellaria Film Festival che sarà segnata dal cinema delle cineaste, con un omaggio alle autrici che in periodi complessi hanno portato avanti il cinema indipendente italiano, Le avventurose, e l’assegnazione del Premio Speciale BFF43 – i film che liberano la testa a Maura Delpero per Vermiglio, il film più significativo dell’anno.
La gentilezza a cui si fa riferimento non è arrendevole, ma radicale: è la forza quieta di chi risale la corrente con determinazione, senza rinunciare alla cura, allo sguardo sensibile e alla complessità. “I festival sono piccole utopie: per questo ho immaginato come potesse essere il mondo alla rovescia. Parlando di cinema è quello che ci fanno vedere coloro che, per ragioni diverse, sono state tenute ai margini del sistema. Un festival con il 70% dei film realizzati da registe donne? Un festival che dia spazio ai giovanissimi e a chi racconta altre comunità e altre sensibilità? Oggi è possibile, anzi è quello di cui abbiamo bisogno in un mondo sempre più segnato dai muri dell’incomprensione” dichiara Daniela Persico, direttrice artistica di BFF43.

“Bellaria continua a proporsi come luogo di confronto tra generazioni, uno spazio plurale e orizzontale, dove costruire insieme non una ma molteplici bussole, tante quante possono essere necessarie per orientarsi nei diversi percorsi da intraprendere fra creatività, industria, pubblico e autorialità” afferma Sergio Canneto, Direttore organizzativo BFF “Un festival capace di rafforzare collaborazioni e di crearne di nuove, dal nostro main sponsor Gruppo Hera, che negli anni ha reso sempre più incisivo il suo supporto, al main partner SanPatrignano che da quest’anno allestirà il salottino BFF con oggetti meravigliosi realizzati dai ragazzi della comunità, per arrivare alla collaborazione con MUBI sempre ricca, entusiasmante e cinefila.
Il Bellaria Film Festival si aprirà con la prima italiana di Ari di Léonor Serraille, presentato quest’anno in concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e distribuito in Italia da Wanted, un film di una giovane cineasta francese che si è distinta vincendo con l’opera prima (Montparnasse – Femminile singolare, 2017) la prestigiosa Caméra d’or a Cannes. Serraille torna appoggiandosi allo sguardo alieno di Ari, un trentenne in cerca di un ruolo in un mondo in cui gli uomini faticano a riconfigurare la loro presenza nella società, sempre più competitiva e priva di sicurezze. Per l’occasione Léonor Serraille sarà ospite al Bellaria Film Festival, insieme all’attore protagonista, Andranic Manet (Un’educazione parigina), e terrà una masterclass sul suo cinema.
La serata d’apertura sarà inaugurata al Castello Benelli da una madrina d’eccezione Carlotta Vagnoli autrice, scrittrice e speaker radiofonica. Solo la prima di un trittico di voci per affrontare una nuova rappresentazione delle donne nel cinema italiano: l’attrice Isabella Ragonese affronterà la sua evoluzione di attrice, tra ruoli di forte impegno sociale e una femminilità non omologata, dando voce agli interrogativi sulla creazione de Il gabbiano di Čechov reinterpretato in Mumur, un cortometraggio inedito di Irene Dionisio, mentre Lunetta Savino, da poco sugli schermi con Diamanti, chiuderà il Festival con le parole della pensatrice femminista Carla Lonzi a cui è ispirata la sua lettura, Noi, soggetto imprevisto del mondo: parole travolgenti e illuminanti che ancora oggi ci interrogano.
Proprio la tematica femminista ritorna con decisione nel film di chiusura: Hot Milk di Rebecca Lenkiewicz, in collaborazione con MUBI, tratto dal celebre romanzo di Deborah Levy, in cui una figlia ormai adulta prova a compiere un difficile distacco da una madre inferma. Un trio di attrici di alto calibro (Fiona Shaw, Emma Mackey, Vicky Krieps) per un triangolo d’amore e non detti che non si scioglierà facilmente. Il film uscirà prossimamente nelle sale italiane.
Partendo da queste premesse, il BFF continua a occuparsi – come sempre – del cinema indipendente
italiano ma con un’apertura internazionale. Seguendo il percorso inaugurato lo scorso anno, il Concorso Casa Rossa si sdoppia cinque film italiani e cinque internazionali per riunire a Bellaria i migliori giovani cineasti, spalancando l’immaginario contemporaneo e mettendo a confronto diverse pratiche cinematografiche.
Il Premio Casa Rossa internazionale vedrà l’anteprima italiana del film territorialmente “più vicino” al Festival: Paternal Leave di Alissa Jung, presentato alla Berlinale nella sezione Generations, è un’opera prima tedesca che segue il ricongiungimento familiare dell’adolescente Leo con il padre sconosciuto, che vive alla giornata lungo la riviera romagnola. Un film delicato e potente, che crede nell’energia dei ragazzi e nella loro capacità di creare nuove reti.

A presentarlo ci saranno la regista accompagnata dal cast, tra cui Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich nei ruoli di padre e figlia. Il film è una coproduzione tra Match Factory e Wildside e sarà distribuito da Vision nelle sale italiane dal 15 maggio, girato sul territorio grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Film Commission.
Le complesse relazioni familiari, in una società sempre più frammentaria, sono al centro dell’opera prima That Summer in Paris di Valentine Cadic, viaggio di una trentenne della Normandia che arriva a Parigi per le Olimpiadi ma anche per vedere la sorellastra con cui si sono interrotti i rapporti. Un soffio di commedia per illuminare le contraddizioni civili del nostro presente. E proprio in questo versante, ma passando dalla commedia all’indagine intima dai tocchi soprannaturali, si situa New Dawn Fades di Gürcan Keltek, ritratto della depressione di un ragazzo che diventa anche un viaggio sensoriale, quasi
mistico, in una Istanbul tanto affascinante quanto segnata dal potere, con la fotografia di Peter Zeitlinger. Il film coprodotto dall’italiana Slingshot Films sarà in sala dalle settimane successive al Festival.

La trasfigurazione di una storia politica è al centro anche di Monólogo colectivo di Jessica Sarah Rinland, artista visiva argentina che attraverso lo zoo riassume le contraddizioni del suo paese e il rapporto con il rimosso. E infine lo spagnolo Lois Patiño con Ariel ci regala una preziosa rilettura de La tempesta shakespeariana che invade le Andorre di un nuovo spirito, sprigionando la bellezza di abitanti e paesaggio.
Tutte le registe e i registi saranno presenti al Festival.
Il Premio Casa Rossa internazionale (del valore di 5000 euro) sarà assegnato da una giuria composta da Valia Santella (sceneggiatrice e regista), Luigi Abiusi (critico e programmer per Apulia Film Commission) e Daniela Nicolò (regista e drammaturga, co-fondatrice dei Motus).
Inoltre si apre una nuova collaborazione con il Cinema Godard di Fondazione Prada, che includerá nella sua programmazione i due film francesi del Festival: venerdí 9 maggio Ari di Léonor Serraille, nella sezione Anteprima, e sabato 10 maggio That Summer in Paris di Valentine Cadic, nella sezione Supernova. I occasione delle rispettive proiezioni, le registe saranno protagoniste di due conversazioni.
Dal lavoro sull’Archivio del cinema indipendente italiano, è scaturita la volontà di ripercorrere i primi vent’anni del Festival, curiosamente più ricchi di una presenza femminile che via via si è fatta sempre meno presente. Il cinema delle donne si presenta in una teoria di registe, premiate negli anni dal BFF, che hanno saputo in maniera diversa portare avanti istanze e percorsi artistici differenti facendo dell’indipendenza una ricchezza espressiva, da qui il titolo Le avventurose. Si inizia dalle opere militanti di Adriana Monti, che ha dato parola a donne invisibili come le operaie e le casalinghe, si passa dal cinema d’animazione sperimentale di Ursula Ferrara che ha fatto esplodere le convenzioni con i suoi colori, si arriva al femminismo di Emanuela Piovano che nei suoi film ha sempre portato avanti il punto di vista delle donne, costruendo delle narrazioni inedite. E infine Antonietta De Lillo, tra le autrici lanciate dal Premio Casa Rossa con la sua opera prima, torna per ripercorrere un percorso artistico fatto di passione e impegno, mostrando il suo capolavoro Il resto di niente e il recente L’occhio della gallina, e Roberta Torre, che è stata la più assidua frequentatrice del Festival, ci parlerà della sua proteiforme capacità di elaborare un cinema libero e selvaggio sempre precorritore delle tendenze a partire dall’indimenticabile Tano da morire. Emanuela Piovano, Antonietta De Lillo e Roberta Torre saranno presenti a Bellaria e, in diversi momenti, saranno protagoniste di un incontro aperto al pubblico.

Il festival non si limita a uno sguardo retrospettivo, ma si apre anche al presente con Onde anomale: quali sguardi e quali spazi per le autrici?, un panel di confronto che vedrà la partecipazione di Domizia De Rosa, presidente di WIFTMI (Women in Film, Television & Media Italia), insieme a un gruppo di registe presenti al festival tra cui Sara Fgaier, Alina Marazzi, Isabella Torre. Un’occasione per riflettere collettivamente sulle sfide, le visioni e i territori da aprire oggi per uno sguardo autoriale femminile. Bellaria conferma la sua attenzione per i giovani, creando un ponte tra diverse generazioni, attraverso varie collaborazioni.
Grazie all’Accademia dei David di Donatello torna la cinquina dei cortometraggi finalisti di quest’anno.
I cortometraggi finalisti saranno anche protagonisti della nuova stagione di “MUBI Podcast: Voci Italiane Contemporanee: Speciale David di Donatello”, realizzato in collaborazione con Chora Media e condotto dal giornalista Mattia Carzaniga. La nuova stagione, nata dalla partnership tra MUBI e David di Donatello, ha l’obiettivo di promuovere e supportare il cinema italiano emergente, dando voce ai nuovi talenti della scena cinematografica nazionale. Insieme a tre scuole di cinema (CSC, NABA Roma e CISA)
nasce la sezione primi passi dedicata al meglio dei film di diploma: Ancella d’amore di Emanuela Muzzupappa, La parola amore non esisteva di Eva Demattè, Métropole di Theo Kunz. Infine con il LagoFilm Fest continua il progetto Princìpi italiani: sei corti in prima visione dei più promettenti registi italiani per una doppia proiezione tra Bellaria e Revine Lago. I corti sono: Mutar di Maria Elena Franceschini (sviluppato all’interno del laboratorio Itineranze doc), Per finta di Diego Fossati, Toys and Games (001) di
Enrico Budri, HOW TO WRITE, an AI guide in four steps di Nicola Eddy, OCCHIO di Giulia Falciani e Subspace di Caterina Ferrari.
Continua anche il rapporto tra presente e passato del Festival: dopo la ripresa lo scorso anno prosegue il Concorso 3 minuti tema fisso con La natura ci guarda.
Il Bellaria Film Festival è sempre stato un porto aperto, in cui far incontrare arti diverse e intercettare riflessioni sui cambiamenti in atto.
Sarà ospite dal mondo della letteratura Violetta Bellocchio, per spalancarci gli occhi rispetto alla permeabilità della violenza maschile nella quotidianità, ma anche per
affrontare la chiave stilistica del suo romanzo, che riflette sull’auto-finzione in maniera inedita (Electra, Il Saggiatore, 2024): con lei si toccheranno temi come l’autorappresentazione, fenomeno che coinvolge tutti e
tutte nella contemporaneità.

Torna BFF Industry con la collaborazione e il sostegno di Cinecittà, sotto la direzione di Francesco Giai Via.
Un luogo di incontro e confronto, un’occasione per dedicare al nuovo cinema “indipendente” e ai suoi protagonisti una serie di talk, panel, pitch e momenti di approfondimento. L’iniziativa è realizzata per il terzo anno con la collaborazione e il sostegno di Cinecittà.
All’interno di BFF Industry, torna anche (IN)EMERGENZA, programma di sostegno per il cinema indipendente italiano in collaborazione e con il sostegno di Cinecittà: un percorso professionale accompagnato dai tutor Dario Zonta e Aline Hervé dedicato a giovani registi e produttori che riceveranno un sostegno per terminare i loro primi film grazie a premi in denaro e di post-produzione completa audio e video presso gli studi di Cinecittà. Al programma si unisce Itineranze DOC, un atelier di sviluppo di opere prime, sostenuto da MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per chi crea”, che unisce sei festival italiani
dedicati al cinema indipendente.
Inoltre saranno ospitati un totale di 70 ragazzi e ragazze, tra cui i 25 membri della Giuria Giovani, che parteciperanno durante i giorni del festival a percorsi di formazione e masterclass dedicati al cinema. Infine non mancheranno anche in questa edizione le attività destinate agli studenti, Bellaria Film festival For School: tutti i giorni studenti delle scuole medie e superiori avranno la possibilità di partecipare a proiezioni e incontri con autori e autrici.
DAL 7 ALL'11 MAGGIO