“Texas” di Fausto Paravidino

Spaesamento di una gioventù nella periferia piemontese. In concorso a Venezia 62 nella sezione Orizzonti, “Texas”, una corale commedia drammatica

Orizzonti
“Quando uno si trova a vivere in un’area senza nome, che non è campagna, né città né paese, eredita da questa geografia un senso di spaesamento. I nostri personaggi intrecciano le loro storie in quella profonda provincia italiana che è ormai diventata periferia dell’impero americano: un piccolo “Texas”, appunto.” Così Fausto Paravidino, giovane autore e regista teatrale, parla del suo film di debutto.

Dopo averci immerso senza preavviso in un frullato di immagini, caratterizzati da un montaggio veloce e ansiogeno, e dopo averci presentato con degli stacchetti da teatro buffo chi nella storia avrà qualcosa da raccontare, Paravidino torna indietro nel tempo traghettandoci in tre notti distinte di mesi passati, durante i quali la sua gioventù di periferia mette in scena l’antefatto del dramma finale. Un sabato di novembre, uno di dicembre e l’ultimo di febbraio. Enrico (Fausto Paravidino) è appena tornato nel suo paese dopo un periodo di servizio civile. Ritrova i suoi cari amici, ma con qualche cambiamento: Davide (Carlo Orlando, co-sceneggiatore del film) è alla ricerca di un riscatto sociale dopo il fallimento dell’alimentari di famiglia e durante una sua crisi esistenziale. Maria (Valeria Golino), maestra elementare, è sposata con Alessandro, ma dopo un incontro casuale con Gianluca (Riccardo Scamarcio) si innamora di quest’ultimo, non riuscendo a fermare gli acuti e fastidiosi pettegolezzi sul suo conto. Nel frattempo Gianluca continua la sua storia con Cinzia (Ines Sposetti), ragazza di umile origini contadine, che non riesce con la sua semplicità ad aggregarsi al branco.

Attraverso Enrico, strumento di indagine per lo spettatore, si avrà uno sguardo sulle vite di tutti i personaggi, in apparenza così semplici, così provinciali. I loro problemi quotidiani verranno lasciati alle spalle durante le sfrenate serate dove i ragazzi si ubriacano, ballano e si divertono a mettere sotto sopra la casa di una loro cara amica. Ma l’accumularsi di incomprensioni, falsi segreti e emozioni, che stanno modificando le loro abitudini, porterà tutti i personaggi sul punto di compiere qualcosa di terribile.

Paravidino dimostra con questo film di non essere solo un bravo autore teatrale. Nonostante la già vista struttura del racconto (proporre allo spettatore ciò che accade, per poi ritornare indietro nel tempo raccogliendo i pezzi di un puzzle), il giovane regista riesce a tenere alta l’attenzione, lasciandoci poi il modo di riflettere su ciò che è successo: infatti nel finale sembra che non succeda niente, che la quiete sia arrivata dopo una burrascosa tempesta, ma qualcosa è realmente accaduto. I drammi e l’intrecciarsi delle azioni porta i personaggi a quello spaesamento dove tutto è dubbio, dove tutto è disgregato, come i rapporti affettivi dei ragazzi. I personaggi hanno preso coscienza delle proprie azioni, ma riusciranno a condividere con gli altri il loro personale cambiamento? La solitudine è dietro l’angolo.

Titolo originale: Texas
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 100′
Regia: Fausto Paravidino
Cast: Valerio Binasco, Valeria Golino, Fausto Paravidino,
Riccardo Scamarcio
Produzione: Domenico Procacci
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Venezia 2005, Ottobre 2005 (cinema)