Non voltarmi le spalle

Ormai si può parlare di un genere specifico, di una peculiare attitudine a valorizzre le risorse adolescenziali e giovanili. E’ il percorso in qualche modo innovativo che il regista Fulvio Wetzl intraprende con soggetti e sceneggiature costruiti nel mondo della scuola.

Dopo una prima timida esperienza fatta anni addietro in Sicilia e, di recente, ben più consolidate con le due scuole lucane, l’Elementare di Rionero in Vulture – diretta da Alfredo Bocchetti – e il V° Circolo di Potenza – diretto da Egidio Basile – il regista toscano realizza un nuovo lungometraggio solo apparentemente “didattico”, al quale ha conferito una cifra filmica di ulteriore affermazione.
“Non voltarmi le spalle” è il titolo del film (circa 90 minuti) che Wetzl ha presentato al CineClub “De Sica” Cinit di Rionero, prima della visione per la presentazione alla “Quinzaine des realisateurs” del Festival di Cannes. Il film è stato realizzato con l’Istituto di istruzione superiore di scienze sociali “Don Milani di Depero” di Rovereto, in Trentino. Wetzl ha così adottato gli stessi canoni con i quali ha realizzato “Darsi alla macchia” a Rionero e “1806 – dalla terra alla città” a Potenza. Costruendo cioè un percorso insieme agli studenti, per elaborare una esperienza condivisa e portare sullo schermo sentimenti giovanili e idee di tolleranza, svantaggi fisici e volontà di adattamento, prima ancora che di inserimento sociale. L’idea iniziale nasce a Roberto Bombardelli, elaborata quindi con Valeria Vaiano (che sarà anche aiuto regista oltre che protagonista insieme a Stefania Pedrotti), mentre Francesco Tanzi (fotografia) e Riccardo De Felice (suono) continuano ad essere collaboratori d’eccellenza di Wetzl anche per questo film. Il racconto si snoda su piani narrativi sovrapposti, anche se contenuti in un unico contesto: la cittadina, la scuola e soprattutto le stradine, riprese a dimensione di gatto. Sì, il gatto che a sua volta rappresenta una specie di alter ego dei personaggi, della protagonista che non sente, dell’insegnante napoletana immersa nel profondo nord, e dei ragazzi, a loro volta nel vortice di una società che “velocizza” anche i sentimenti, senza dare il tempo di sedimentarli.

“Prosegue idealmente la mia indagine sulla diversità e sulle difficoltà di comunicazione – ci dice Wetzl – già trattate sia in “Quattro Figli Unici” che in “Prima la musica poi le parole”. La protagonista Anna, sorda vera sia nella realtà che nella finzione, non si discosta poi di molto da Giovanni, il bambino che parla in “zippacchiano” di “Prima la musica, poi le parole”. Il percorso è in entrambi i casi, irto di difficoltà, sia interiori che ambientali. Se vogliamo il percorso in “Non voltarmi le spalle” si amplifica, perché c’è un secondo, forse un terzo protagonista, il gatto Nuvola, che come Anna e Giorgia, deve affrontare un mondo ostile, portatore il gatto a sua volta di un linguaggio frainteso, il suo miagolare alla ricerca d’amore e della strada di casa, dove sa che l’amore c’è, e non di cibo come banalmente potrebbe sembrare.”
“La sensibilità del regista – aggiunge Valeria Vaiano – ci svela un mondo, quello della sordità, e ci dona la possibilità di immedesimarci in un personaggio dalla “diversa” percezione, rivelandoci con semplicità che comunicazione può anche essere semplicemente leggere con attenzione le emozioni negli occhi dell’altro, senza voltargli le spalle.”

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Chiara Lostaglio
Attrice e critica cinematografica e teatrale, è laureata in Scienze della Comunicazione e in Filologia moderna. Diplomata in recitazione cinematografica presso la Vision Academy e Studio Cinema Film & Theatre Institute di Roma. Ha lavorato in diverse produzioni cinematografiche, televisive e teatrali. Scrive di cinema e teatro su diversi magazine on line. Ha insegnato Storia e critica del Cinema presso Unilabor e Liceo artistico. parte del direttivo del Cineclub Vittorio De Sica- Cinit che organizza mostre cinematografiche, lezioni e laboratori di cinema nelle scuole e nelle carceri. Ha presentato film e si è occupata delle relazioni esterne in diversi eventi e festival di cinema (Foggia Film Festival, Monticchio CineLaghi). Attualmente è docente presso l'Università SSML Nelson Mandela e l'Istituto del design di Matera.