“Hai progettato, pianificato tutto per mesi finché non hai avuto ogni singolo elemento. E poi hai distrutto tutte le prove.”
Sono loro gli otto evasi più ricercati negli Stati Uniti d’America.
Michael Scofield (Wentworth Miller), Ingegnere edile, cinque anni per rapina a mano armata.
Lincoln Burrows (Dominic Purcell), condanna a morte per l’omicidio del fratello del Presidente Reynolds.
Benjamin Miles Franklin (Rockmond Dunbar), ex-soldato dell’esercito, otto anni per possesso di materiale rubato.
John Abruzzi (Peter Stormare), padrino dell’omonima famiglia mafiosa, ergastolo senza possibilità di condizionale per associazione a delinquere a scopo di omicidio.
Charles “Haywire” Patoshik (Silas Weir Mitchell), sessant’anni per omicidio di secondo grado.
Fernando Sucre (Amaury Nolasco), cinque anni per rapina a mano armata.
David Tweener Apolskis (Lane Garrison), cinque anni per furto.
Theodor T-Bag Bagwell (Robert Knepper), ergastolo per sei accuse di sequestro, violenza e omicidio di primo grado su bambini.
L’ombra è loro amica, la notte il loro regno. Qualunque nevrosi li ha spinti a commettere i precedenti crimini è ingigantita ed esaltata dalla fuga, dall’abbaiare dei cani che li inseguono. La paura diventa paranoia, la paranoia diventa pazzia. La mentalità dell’evaso non cambia, egli è un essere umano, è terrorizzato e non si fermerà davanti a nulla.
La seconda stagione di Prison Break si apre nel punto esatto in cui si concludeva la prima. L’aereo di Abruzzi è decollato senza aspettare gli evasi di Fox River che si trovano così costretti ad una vertiginosa e disorientante fuga nel bosco.
Adesso non ci sono più tunnel da scavare, buchi nel pavimento da nascondere e sotterranei da dover percorrere, adesso c’è l’ignoto, il caos, lo smarrimento lungo le strade della città.
Sin da questo primo episodio vengono introdotti nuovi personaggi, si anticipano elementi che ritroveremo nel corso della stagione e si mescolano ancora di più le carte in gioco.
Terence Steadman, il fratello del Presidente, è in realtà vivo e rinchiuso in una casa-bunker. Veronica cercherà di convincerlo ad uscire allo scoperto avvertendo la polizia, ma nella folta rete di complotti e intercettazioni, pagherà a sue spese il coinvolgimento nelle indagini. Sarah, accusata di aver favorita l’evasione dei detenuti, è in coma dopo aver tentato il suicidio.
Parallelamente alle indagini della polizia penitenziaria di Fox River, entrano però in scena anche gli agenti dell’Fbi guidati da Alexander Mahone. Nuova figura importante nell’evoluzione della serie. E’ dai suoi atteggiamenti, da come gioca con la penna mentre risolve l’ennesimo crypto-quote che percepiamo la sua professionalità, il suo carattere determinato, attento e di grande osservatore, tutte qualità che si riveleranno utili nella caccia all’uomo.
Ma chi è realmente Alexander Mahone? Cosa nasconde dietro il tremore improvviso che lo assale in certi momenti e perché non può mai separarsi dalla sua penna?
Forse è proprio questo quello che pensa Michael al cimitero. E’ lì, a pochi metri l’uno dall’altro, che i due incrociano lo sguardo per la prima volta senza sapere che alla fine di quella folla corsa si ritroveranno uniti dallo stesso destino.
Bisogna conoscere il proprio nemico, prevedere le suo mosse, anticiparlo. Aver ritrovato l’hard-disk del computer di Michael permette a Mahone di studiare l’ingegnere edile e di capire come ha progettato la fuga. Il tatuaggio torna ad essere il fulcro principale. Le foto dei singoli elementi che lo compongono rivelano non solo la planimetria del carcere di Fox River, ma un piano organizzato nei minimi dettagli per sfuggire dagli Stati Uniti e raggiungere Panama. L’unica cosa che rimane è cercare di capire la logica, come in un rebus, una volta compreso l’ordine di risoluzione, basta rimettere insieme le singole parti. E’ lo stesso criterio che si nasconde dietro i messaggi riportati sugli origami che Michael lascia a Sarah.
L’origami che ha aiutato Michael a segnare i punti per l’evasione dal carcere, adesso rappresenta la via di fuga per Sarah e la possibilità di riconciliarsi con lei.
“C’è un piano per sistemare tutto.”
TITOLO ORIGINALE: Prison Break
PRIMA TV USA: 21 agosto 2006 – Fox
PRIMA TV ITALIA: 14 settembre 2007 – Italia 1
IDEATORE: Paul Scheuring
CAST: Dominic Purcell (Lincoln Burrows), Wentworth Miller (Michael Scofield), Sarah Wayne Callies (Sara Tancredi), Robin Tunney (Veronica Donovan), Amaury Nolasco (Fernando Sucre), Peter Stormare (John Abruzzi), Wade Williams (Brad Bellick), Robert Knepper (Theodore “T-Bag” Bagwell), Rockmond Dunbar (Benjamin Miles “C-Note” Franklin), Marshall Allman (Lincoln “L.J.” Burrows)