Martedì 1 luglio, alle ore 21.15, nell’esotica cornice del Teatro di Verdura, secondo appuntamento con il Verdura Festival 2008, stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo.
L’incontro di popoli e culture che distingue il bacino del Mediterraneo si fa musica e grande messaggio di pace: le sonorità che un immaginario Marco Polo di oggi potrebbe ascoltare lungo “le vie della seta” si riuniscono a simboleggiare la vicinanza tra il patrimonio culturale europeo e mediorientale.
Debutta sul palcoscenico del Verdura Festival l’Orchestra EtnoMediterranea, organico di recente formazione in cui confluiscono le esperienze e le tradizioni di musicisti provenienti da realtà assai diverse. Diretta da Mario Incudine, l’Orchestra EtnoMediterranea accoglie Zohra Elajnef (voce), Anita Vitale (voce), Alejandra Bertolino Garcia (voce, armonium e cajón), Alain Victor Mutwe (voce e djembè), Kwaku Gfamfi Samuel (voce e congas), Said Banmsafer (oud e nay), Vasileios Kakos (baglama e tzoura), Foued Rafrafi (oud e bendir), Franco Barbarino (chitarra, mandola e bouzouki), Pietro Vasile (violino), Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna a paru), Antonio Putzu (friscaletti, flauti dritti, sassofono e clarinetto), Giorgio Rizzo (darbouka, doumback, daf, riq e zarb), Salvo Compagno (tamburi a cornice, cajón e percussioni) e Mario Tarsilla (basso elettrico)
In programma composizioni originali di José Angel Hevia, Mario Incudine, Giorgio Rizzo e Vasileios Kakos, oltre a brani della tradizione mediorientale e beduina. Gli arrangiamenti e le rielaborazioni sono di Mario Incudine, Giorgio Rizzo e Antonio Vasta.
Nel ruolo di narratore, quale novello Marco Polo, l’attore ennese Franz Cantalupo, interprete di testi preparati da Mariangela Vacanti.
Ospite d’onore José Angel Hevia virtusoso asturiano della “gaita midi” cornamusa elettronica, dal suono suadente e affascinante che si intreccerà con le sonorità mediterranee. José Angel Hevia ha iniziato a suonare la cornamusa a soli 4 anni. Dal 1986 al 2001 è stato direttore della banda di cornamuse di Villaviciosa, nel 1992 ha vinto da solista il primo premio al Festival Interceltico di Lorient in Bretagna. Ha al suo attivo gli albumHevia, Tierra de Nadie (No Man’s Land), Al otro Lado, Etnico ma non troppo, Obsession, Tierra de Hevia.
Al suo fianco la sorella María José Hevia (tamburo e bodhrán).
Le vie della seta nasce da un’idea di Giovanni Callea, produzione di Graham & Associati.
BIGLIETTI: sono in vendita presso il botteghino del Teatro Massimo (martedì-domenica, ore 10-15), al botteghino del Teatro di Verdura la sera degli spettacoli a partire da un’ora prima dall’inizio; n. verde 800907080 e sul sito www.teatromassimo.it
Per ulteriori informazioni, fotografie, video e richieste di accredito rivolgersi al seguente indirizzo email: stampatm@teatromassimo.it oppure tel. 0916053504 – 0916053206 (Simona Barabesi 3389763777; Floriana Tessitore 3387339981).