E infine arriva il momento dell’attacco. Gli uomini della nave si muovono in maniera decisa, pronti a ottenere quello che vogliono, costi quel che costi. Ne pagheranno le conseguenze persone innocenti, ma quel che è peggio è che si tratta solo dell’inizio di una guerra che causerà parecchie ferite, fisiche e morali.
I cattivi entrano in azione. Questo è, in maniera estremamente sintetica, ciò che accade in Cambio delle regole. Ed è forse la prima volta in Lost che ci troviamo di fronte a “cattivi” che davvero tengono fede a questo nome. In fondo Ben l’aveva detto, sul molo, già alla fine della seconda stagione: «Noi siamo i buoni, Michael». E se ancora qualcuno non gli credeva, dopo questo episodio se ne sarà fatto una ragione.
L’attacco che Keamy e il suo plotone portano ai nostri nelle baracche è spietato, e diversi personaggi secondari ci rimettono la pelle. Rischia pure Claire, che viene ritrovata da Sawyer sotto le macerie della casa appena esplosa. Proprio Sawyer è l’eroe della puntata: prima con Claire, poi con Hugo, James si dimostra protettivo e coraggioso, un lontano parente dal Sawyer dei primi episodi che pensava solo a se stesso. Ma tra coloro che perdono la vita c’è Alex, che dopo la morte della madre e del fidanzato viene uccisa davanti agli occhi di Ben, il cui ultimo disperato bluff non è servito a salvare la figlia. È un momento che cambia gli equilibri del confronto tra lui e Charles Widmore, perché quest’ultimo ha “cambiato le regole”, forse una sorta di patto tra i due per non coinvolgere le vite dei familiari. Da qui in poi tra i due sarà lotta senza esclusione di colpi.
La conferma giunge poco dopo dallo stesso Ben, che dimostra tra l’altro di aver mentito, quando diceva di non sapere cosa fosse il fumo nero. Approfittando di un attimo di distrazione degli altri infatti si infila in uno stanzino segreto e, poco dopo la sua uscita, Keamy e i suoi vengono aggrediti proprio dal fumo. Molte sono ancora le cose che non sappiamo di questa misteriosa entità, ma almeno ora abbiamo due certezze: la prima è che Ben può manovrarla a suo piacimento, la seconda è che quando scatena la sua furia è meglio non farsi trovare nei paraggi.
Intanto dall’altra parte dell’isola i nostri se la passano decisamente meglio, anche se Jack lamenta uno strano problema allo stomaco e un ritrovamento inaspettato solleva parecchie domande. Bernard e Vincent infatti estraggono dall’acqua il corpo senza vita del dottore della nave, a cui è stata tagliata la gola. Ma quando Faraday riesce a comunicare con la nave gli viene detto che il dottore sta benissimo. Stanno mentendo oppure… ?
Molto interessanti sono le sequenze “off island”, infatti si tratta di flashforward dedicati a Ben. Che all’inizio ritroviamo in mezzo al deserto, ferito a un braccio, piuttosto disorientato e con indosso un cappotto pesante che reca il simbolo di una delle stazioni Dharma. Poco dopo eccolo in un albergo tunisino (stesso luogo dove Charlotte aveva trovato un collare della Dharma prima di partire per l’isola), del quale è cliente fisso e privilegiato. È solo lì che apprende di trovarsi nell’ottobre 2005, circa dieci mesi dopo quanto stiamo vedendo sull’isola. E lì apprende anche (e noi con lui) un’altra cosa di cui non era a conoscenza, osservando un notiziario in tv: Saiyd era riuscito a coronare il suo sogno di sposare Nadia, ma lei è stata uccisa, pare dagli uomini di Widmore. Si spiega dunque come Ben, sfruttando la sete di vendetta dell’iracheno, sia riuscito ad allearsi con lui e a farne il suo killer.
L’ultima scena infine ci mostra per la prima volta Ben e Widmore faccia a faccia. Da quest’incontro nascono molti spunti che varrebbe la pena approfondire, tra tutti un’affermazione di Widmore secondo cui una volta l’isola gli apparteneva. I due si lasciano con una reciproca minaccia: Widmore promette di ritrovare l’isola, mentre Ben promette di vendicare Alex con la stessa moneta, uccidendo la figlia di Charles, Penny. Che la guerra abbia inizio.
E a proposito di guerra, un’ultima curiosità: è ben nota la mania degli sceneggiatori di inserire piccoli indizi laddove normalmente uno spettatore disattento non si soffermerebbe (emblematici ad esempio i vari libri con cui i personaggi vengono a contatto, che spesso nascondono omaggi o riferimenti alla trama di Lost). In questo caso ad inizio episodio assistiamo a una partita a Risiko tra Sawyer, Locke e Hurley, con quest’ultimo che rivela sibillino «L’Australia è la chiave di tutto il gioco». Indizio serio o piccola presa in giro nei confronti di chi vede indizi dappertutto?
TITOLO ORIGINALE: The shape of things to come
PRIMA TV USA: 24 aprile 2008 ABC
PRIMA TV ITALIA: 23 giugno 2008 Fox
DIRETTO DA: Jack Bender
SCRITTO DA: Drew Goddard & Brian K. Vaughan
GUEST STARRING: Sam Anderson (Bernard Nadler), Alan Dale (Charles Widmore), Kevin Durand (Martin Keamy), Tania Raymonde (Alex), Faran Tahir (Ishmael Bakir), Marc Vann (dottore).