“La visita” di Anna Matteucci

Suggestioni e mistero in un’insolita Urbino rinascimentale

Urbino 1623. Il giovane Duca Federico Ubaldo Della Rovere muore misteriosamente nella notte.
Alcuni mesi dopo il Capitano Guido da Sanvitale indaga su due feroci delitti che sono forse collegati a quell’oscura vicenda.
Dalle prime nebbie autunnali emergono personaggi inattesi e inquietanti: lupi, frati briganti, angeli e cantastorie. Ma l’atmosfera visionaria e magica nasconde una logica complessa e spietata che si snoda in una partitura a più voci dove ognuno restituisce la propria verità.

Anna Matteucci, pittrice urbinate, si avventura in un terreno nuovo quanto delicato: la scrittura narrativa, e con sorprendente maestria e leggerezza riesce ad affrescare un piccolo giallo storico.
Questo romanzo breve, ben tratteggia l’atmosfera del periodo rinascimentale montefeltresco all’interno del quale si muovono i pittoreschi personaggi protagonisti di questo racconto corale, evocatore dei fasti di un realismo magico traslato direttamente dall’onirica pittura dell’autrice.
Nell’infinito gioco dei rimandi e delle possibilità, nessuno dei personaggi presentati è comprimario: la passerella di anime umane attaverso la quale tenta di districarsi Guido da San Vitale, Capitano della guardia incaricato alle indagini, ci mostra comprimari di prim’ordine, in cui ognuno fa parte ed è parte di un grande arazzo, la cui trama si delinea lentamente, pagina dopo pagina.

I capitoli, suddivisi quasi si trattasse di affreschi narrativi, vengono alternati da canti, ballate e momenti onirici, in cui i protagonisti raccontano la loro verità al lettore, conducendolo, così, alla risoluzione finale dell’enigma. Ogni capitolo viene dipinto e la penna, novello pennello, scorre soave, tratteggiando lievemente ora questo personaggio, ora questo panorama, disvelando luoghi e atmosfere noti al lettore ma che si fanno, via via, sempre più surreali. Sullo sfondo una sorprendente Urbino: la Urbino delle confraternite religiose, del Ducato in decadenza, la Urbino popolata da artigiani, artisti, saltimbanchi e popolani, tutti immersi in un‘aura di magia e mistero dalle suggestioni rinascimentali.

Proprio come nella sua pittura, la Matteucci sembra far emergere da nebbie ancestrali – e proprio alla nebbia è dedicato un illuminante capitolo – luoghi e personaggi, presentandoli uno ad uno, toccandoli appena e rivelando quel tanto che possa bastare al lettore per lasciarsi sedurre, incantare e condurre fino all’amara e concreta verità finale.

La scrittrice: Anna Matteucci, urbinate di nascita, è grande appassionata della storia e del’arte della sua città è qui nell’insolita veste di scrittirce al suo secondo romanzo. Ha già pubblicato con la casa editrice Neftasia il romanzo Rosso cupo (2006). Da alcuni anni vive e lavora a Fossombrone.

Anna Matteucci, La Visita, Neftasia Editore, 2008, p. 104, € 12,00.