La Pixar è senz’altro la casa di produzione che meglio ha evoluto il mondo dell’animazione dai tempi di Topolino. E non è un caso che la Disney se ne sia accorta e l’abbia letteralmente inglobata nel suo giro d’affari.
Questa coppia di fatto è arrivata al decimo film e si prospetta già un nuovo successo.
Up è la storia di un vecchio venditore di palloncini settantottenne in pensione, Carl Fredricksen, che riesce finalmente a coronare il proprio sogno e rispettare la promessa fatta anni addietro di sfuggire alle case di riposo: Carl lega migliaia e migliaia di palloncini sulla propria casa e parte per un’avventura in Sudamerica. Ad accompagnarlo ci sarà un piccolo simpatico ospite indesiderato di otto anni: Russell, un giovane scout-esploratore dall’animo ottimista. I due visiteranno luoghi magnifici, al limite della magia fantastica, che dimostrano più che ampiamente la grande immaginazione dei disegnatori della Pixar.
Dopo il fortunatissimo Toy Story del 1995 (e il relativo seguito), A Bug’s Life del 1997, Alla ricerca di Nemo del 2003, Cars del 2006 e tanti altri, la casa americana può finalmente affermare con certezza di aver trovato il giusto filone d’oro senza mai fermare, però, la sua corsa all’innovazione tecnologica: quest’ultima pellicola, infatti, è la prima realizzata con la tecnologia Disney Digital 3D. Ormai nulla è più un ostacolo per l’animazione e ne è dimostrazione il fatto che proprio ad Up sia andato l’onore di aprire il Festival di Cannes 2009.
Il regista è l’esperto in materia Pete Docter (co-autore di Wall-E e regista già di Monsters & Co.), il quale dichiara che l’idea è partita dalle semplici conversazioni fra lui e il co-sceneggiatore Bob Peterson, mentre il produttore John Lasseter lo apostrofa come un “film inusuale, ma anche una storia dal grande cuore”.
Ed in riferimento al successo esplosivo della Pixar? Cosa ne pensa il suo poliedrico direttore creativo?
“E’ uno dei momenti più belli e memorabili della nostra carriera. Non vedo l’ora di vedere, alla premiere, una schiera di persone in vestito da sera inforcare gli occhialini 3D!”.
Up sicuramente sarà assorbito dal grande pubblico come un film dai personaggi umani dato che, come chiaramente ricordato da Docter, Carl è “una sorta di greatest hits dei nostri nonni”. Ad amalgamare il tutto ci penserà l’ottima tecnica 3D che ormai si prospetta sempre più come la futura strada della settima arte.
In Italia il decimo film Pixar uscirà in prima assoluta l’11 ottobre e già a Torino si attende con trepidazione l’arrivo della mongolfiera promozionale che la Disney ha già fatto volare nei cieli francesi, tedeschi, inglesi e giapponesi. Per rendere il viaggio ancora più magico, in perfetto stile favolistico e con un piccolo vezzo di megalomania tipicamente yankee, la mongolfiera è stata ricoperta da circa 500 palloncini e il suo cesto raffigura proprio la casa di Carl nel film. Un’operazione di marketing davvero straordinaria, quindi, che a Parigi ha già visto centinaia di fans accorrere all’inseguimento: dal Castello della Bella Addormentata di Disneyland Paris, infatti, il grande aerostato si è concesso addirittura un’apparizione al Campionato Europeo di Mongolfiere 2009.
Attenzione, dunque, ai patiti dell’animazione e alle famiglie che hanno voglia di provare questo nuovo esperimento mediatico-tecnologico della Disney Pixar: l’unico appuntamento in Italia è a Torino, domenica 11 ottobre!
– Vai allo Speciale sulla consegna del Leone d’Oro alla Disney Pixar alla Mostra del Cinema di Venezia 2009!!
Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio