“TUTTO L’AMORE DEL MONDO” DI RICCARDO GRANDI

Un film dolciastro

Riccardo Grandi, dopo un trascorso di successo tra spot televisivi e videoclip, debutta sul grande schermo con una commedia on the road, tratta dalla piece teatrale “InterRail” di Massimiliano Bruno.
“Tutto l’amore del mondo” racconta il viaggio di due ragazzi e la vacanza di due ragazze, che, durante questa avventura in comune, scopriranno, niente di meno che, una parte di se stessi.

Matteo (Nicolas Vaporidis, che compare anche in veste di produttore di questo film) arranca speciali per la casa editrice Magic Planet Books, che si occupa prevalentemente di guide turistiche. Il giovane viene incaricato di scrivere una guida sull’amore: “Tutto l’Amore d’Europa”, sui luoghi romantici del Vecchio Continente (Barcellona, Parigi, Lago di Loch Ness, Amsterdam).

Ha tre mesi di tempo, un budget in contanti e un fotografo che lo accompagnerà. Quest’ultimo, Ruben (Alessandro Roja), è un fotografo fricchettone e dongiovanni, che pensa bene di portarsi in viaggio una tipa conosciuta su internet, Valentina (Myriam Catania). Ma vuoi che Valentina parta da sola con questi due? No, certo. E così si porta dietro la pia Anna (Ana Caterina Morariu), una neo laureata in giurisprudenza, con un piede sull’altare insieme al fidanzato Giampiero (Eros Galbiati).
Matteo è a dir poco infastidito dalla presenza di queste due compagne di viaggio. Ma, mentre Ruben e Valentina amoreggiano chiassosamente in ogni occasione, tra Matteo e Anna, guarda un po’, si instaura un certo rapporto di fiducia e curiosità.
Comunque, i quattro viaggeranno attraverso l’Europa con un bagaglio di imprevisti e sorprese.

Il background da spot televisivo e videoclipparo del regista emerge, nel bene e nel male, in questo suo primo lungometraggio. Ne sono dimostrazioni scontate immagini icona dei protagonisti in giro per l’Europa, dal basco indossato dalla Morariu a Parigi, davanti a Montmartre, alla Torre Eiffel, inquadrata da ogni angolatura, al furgoncino hippie che recuperano ad Amsterdam, dal pub di Edimburgo alla spiaggia di Barcellona, ai ridicoli cappelli a tesa larga indossati al mare. Questa accentuazione provinciale e forzata dello stile, che vuole fondersi a tutti i costi con una determinata e ostinata idea dell’uso e del costume del luogo, ha un effetto visivo esecrabilmente banale.
Tutto l’amore del mondo si fa portavoce di un antico, quanto mai moderno concetto di viaggio, che, tuttavia, rimane sospeso ed è come si annullasse; tratteggia quattro personaggi, giovani, con personalità sopra le righe che, prese singolarmente (Valentina in modo particolare), sono anche spunto di interessanti graduali cambiamenti nello svolgimento del plot.

Il difetto è che le figure di Matteo, Anna, Ruben e Valentina sono legate da una sceneggiatura (intervallata da brani musicali che, più che accompagnare la storia, sembrano voler sostituirsi ad essa) che è uno specchietto per allodole per una generazione che si affaccia per le prime volte su un grande schermo, che propone loro i nuovi idoli da copertina.
Perché questo film visto con occhi a stellina, come manga giapponese insegna, sa colpire e centrare l’attenzione delle giovani, soprattutto, infarcendo i dialoghi di luoghi comuni e di quello che loro vogliono: la storia d’amore a tutti i costi. Ma non è sul lieto fine che si obietta. È sull’andamento dolciastro, artefatto e sintetico, della sceneggiatura, che si protesta (il rispettivo rapporto contrastante con i padri, di Anna (Enrico Montesano) e di Matteo (Sergio Rubini), il tuffo purificatore di Matteo, la segretaria arrivista (Sara Tommasi), la libreria di famiglia da salvare, una feroce editor addolcita da un segretario, la storia prevedibile tra Valentina e Ruben).

È l’ordinarietà di uno schema, ovvio e ripetitivo, di certezze prestabilite, e già viste, che ostacola lo suscitare entusiasmo da parte di un pubblico, che ha superato la fase dei poster attaccati negli armadi da un po’ di tempo.
Ma regista e produttori non hanno di che preoccuparsi, hanno costruito e offerto l’opera giusta, che saprà accontentare i giovanissimi, che hanno ancora parecchio da vedere, per alimentare di luce le stelline negli occhi.

Titolo originale: Tutto l’amore del mondo
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Commedia
Durata: 90’
Regia: Riccardo Grandi

Cast: Nicolas Vaporidis, Sergio Rubini, Ana Caterina Morariu, Alessandro Roja, Myriam Catania, Enrico Montesano, Leslie Csuth, Eros Galbiati, Antonio Gerardi, Claudio Pacifico
Produzione: Medusa Film
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 19 Marzo 2010 (cinema)