“VENTO DI PRIMAVERA” di Roselyne Bosch

"Chi non conosce la propria storia è condannato a ripeterla"

Esiste qualcosa di più sconvolgente di una Guerra? Sì. Esiste una cosa ancora più catastrofica: annientare i bambini.
La mano tanto forte quanto sensibile della regista Rose Bosch, ex giornalista, attraverso “Vento di primavera”, affronta, con una non facile forza morale, la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto dal punto di vista dei bambini. Sono loro i protagonisti questo film, in uscita per il Giorno della Memoria (27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz furono abbattuti).

Estate 1942. Parigi.
Tra benevolenza e disprezzo, famiglie ebree parigine hanno imparato a vivere in una Parigi occupata, sulla collina di Montmatre, dove hanno trovato rifugio. Almeno così credono, fino alla mattina del 16 luglio 1942, quando la loro fragile ombra di vita vacilla.

Gli ebrei vengono prima costretti a portare la stella gialla, poi vengono allontanati da ogni luogo pubblico, dal loro impiego, dalle scuole. Nel quartiere di Montmartre vivono molte famiglie ebree tra cui quella di Joseph, 10 anni. La situazione peggiora di giorno in giorno e la città si divide: alcuni cercano di proteggere e aiutare i loro vicini semiti, altri li insultano e li deridono.

Nella notte tra il 15 e il 16 Luglio, il destino degli ebrei di Parigi cambia per sempre: in seguito ad un accordo tra Hitler e il generale Pétain, migliaia di ebrei, tra cui anche Joseph e la sua famiglia, vengono condotti al Vélodrome d’Hiver, dove restano per giorni senza acqua, senza servizi igienici e con pochissimo cibo, in condizioni di salute precarie, specie i bambini. Ad aiutarli pochi parigini coraggiosi come l’infermiera Annette Monod e i pompieri che non solo li dissetano con gli idranti, contravvenendo agli ordini, ma accettano di consegnare in segreto messaggi per parenti e amici. Deportati al campo di concentramento Beaune-la-Rolande, ancora in territorio francese, gli ebrei conservano la speranza e soprattutto le famiglie sono ancora insieme. Ma un mattino Joseph e gli altri bambini vengono separati dai genitori.

Joseph, Nono, Simon, Rachel… sono alcuni dei bambini della comunità ebraica di Montmartre.
Joseph Weismann è l’unico sopravvissuto. Oggi vive in America. Per una fortuita coincidenza la Bosch è riuscita a rintracciarlo. Il loro incontro è stato prezioso per cercare di colmare, anche se con infinito dolore, i tasselli della guerra inumana che i nazisti e Vichy hanno condotto contro i bambini.

La Rafle (La retata), questo il titolo originale del film, racconta la storia di persone realmente esistite e fatti tragicamente accaduti. Dal Vélodrome d’Hiver, dove vengono ammassati 13.000 arrestati, al campo di Beaune-La-Rolande (un campo di prigionia francese di cui ancora tutt’oggi pochi ne conoscono l’esistenza), da Vichy alla terrazza del Berghof, Vento di primavera segue i destini incrociati di vittime e carnefici.
Venticinque persone su 13.000 di quelle rastrellate sono ritornate vive, e nemmeno uno dei 4.051 bambini.

La regista insieme al produttore Ilan Goldman (moglie e marito nella vita) raccontano una storia mai portata sul grande schermo: quella della deportazione di Ebrei francesi (il Vel’ d’Hiv fu la retata più massiccia di tutti tempi.)

Lo stile deciso e il tono documentaristico rendono Vento di primavera accessibile a un vasto pubblico. Con profonda intelligenza nel raccontare quella Insensatezza, partendo dalla dimensione interiore dei protagonisti (la vita privata, il quotidiano), la regista ha realizzato un’opera di forte impatto.
Avendo visionato centinaia di ore di materiale video, di trasmissioni radiofoniche e letto svariati di libri e archivi della propaganda, la Bosch ha saputo ispezionare nel dolore, portando a conoscenza quell’infinito dolore.
L’inquadratura del dettaglio, il dialogo disarmante, la purezza dello sguardo dei bambini, la gestualità scoperchiano la commozione di chi è in sala, facendo riaffiorare domande, prima fra tutte quella rivolta dall’infermiera Annette a un gendarme che piantona il velodromo: “perchè non vi ribellate?”.

Titolo originale: La rafle
Nazione: Francia, Germania, Ungheria
Anno: 2010
Genere: Drammatico, Guerra
Durata: 125′
Regia: Roselyne Bosch
Sito ufficiale: www.larafle.gaumont.fr
Sito italiano: www.videa-cde.it/ventodiprimavera

Cast: Jean Reno, Mélanie Laurent, Gad Elmaleh, Raphaëlle Agogué, Hugo Leverdez, Joseph Weismann, Oliver Cywie, Mathieu Di Concerto, Romain Di Concerto, Sylvie Testud
Produzione: Légende Films
Distribuzione: Videa CDE
Data di uscita: 27 Gennaio 2011 (cinema)