Giornate degli Autori
Un operaio siciliano emigrato al nord, un operaio e sindacalista torinese, un ipovedente autistico assunto grazie alla legge speciale: tre personaggi in cima alla ciminiera di uno stabilimento per protesta contro la delocalizzazione della fabbrica e il conseguente licenziamento di tutti i lavoratori.
Questo il pretesto usato da Felice Farina per raccontare in immagini il libro di Enrico Deaglio, Patria per l’appunto: una narrazione della storia d’Italia dal 1978 al 2010. Qui sono Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo Gabardini che si imbeccano a vicenda per ricordare episodi, per revisionare fatti e citare date. Dal rapimento di Aldo Moro fino alla discesa in campo di Berlusconi, passando per gli scioperi della Fiat, le stragi mafiose, il maxi processo, Tangentopoli, i mondiali dell’82 e quelli del 94.
È un fil rouge che attraversa la mostra quello che porta a guardare all’Italia del passato per venire a capo del Paese del presente. Se Ferrario con la sua Zuppa del demonio si concentra sugli sviluppi tecnologici e industriali, e la Guzzanti racconta vent’anni di mafia nella Trattativa, Felice Farina, grazie a Deaglio, mette in scena, attraverso filmati e dichiarazioni dell’epoca, una sorta di sussidiario dell’Italia degli ultimi 30 anni.
Pannofino, berlusconiano con idee fasciste, e Citran, berlingueriano d’antan, inscenano uno scontro ideologico che nel Bel Paese viene rappresentato da decenni, mentre Gabardini, nella sua innocenza, cita dati e date quasi fosse il giudice in un processo che non avrà mai fine.
E nonostante lo zuccherino finale, in cui i tre protagonisti rilevano la fabbrica e salvano gli operai, il gusto che resta in bocca a fine proiezione è sicuramente amaro.
Titolo originale: Patria
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Documentario
Durata: 89′
Regia: Felice Farin
Cast: Francesco Pannofino, Roberto Citran, Carlo Gabardini
Produzione: Nina Film
Distribuzione: Nina Film
Data di uscita: Venezia 2014 – Giornate degli Autori