In questo primo weekend di giugno, a tutti quelli che vorranno tornare a popolare le città d’arte in un momento di transizione tra aperture regionali e nazionali, Venezia offre diverse possibilità oltre al piacere di passeggiare tra le sue bellezze architettoniche.

Tra i primi ad aver riaperto le porte vi sono le Gallerie dell’Accademia, museo statale che conserva molti tesori dell’arte veneziana, dai teleri affollati di Vittore Carpaccio alla splendida abbondanza di Veronese o la santa bellezza delle Madonne di Giovanni Bellini.
A pochi passi di distanza si trova la Peggy Guggenheim Collection dove, dal 2 giugno, il visitatore potrà ammirare le opere della collezione permanente (tra cui capolavori di Ernst, Pollock, Magritte…) prenotando anticipatamente la propria visita.

Per i Musei Civici dovremo attendere ancora una settimana, in particolare Palazzo Ducale, Museo del Vetro e Museo del Merletto (ultimi due a ingresso gratuito per tutti) apriranno dal 13 giugno solo nei giorni di sabato e domenica, mentre gli altri musei saranno aperti tramite visite guidate da prenotare (tutte le informazioni al link https://www.visitmuve.it/it/aperture-muve/).

Dopo il via libera nazionale per l’apertura di musei e gallerie d’arte, le prime a ripartire sono state più che altro le gallerie private, per ovvie ragioni di gestione dello spazio e dei flussi di visitatori che all’interno dei musei diventano un’ulteriore impresa da affrontare. La Galleria Contini ha aperto subito la sede nel cuore del centro storico con artisti di punta come Igor Mitoraj, Julio Larraz, Enzo Fiore e Pablo Atchugarry. A Dorsoduro la Galleria Marignana punta invece l’attenzione sui giovani emergenti: “I DREAMED A DREAM” è una collettiva che dà voce ad alcuni artisti promettenti come Arthur Duff, Serena Fineschi, Quayola, Silvia Infranco… mentre la project room ospita “Lo sguardo di Giano”, un focus sull’opera di Giulio Malinverni.

Intanto a Mestre inaugura il 5 giugno – all’interno del chiostro M9 – “Materiche”, mostra organizzata da Venice Galleries View che presenta le opere di nove artiste: Mariateresa Sartori, Katarzyn Kozyra, Silvia Levenson, Romina De Novellis, Lore Bert, Silvia Infranco, Margherita Morgantin, Sonia Costantini e Ylenia Deriu. Durante il weekend saranno inoltre proiettati nello spazio M9 alcuni video realizzati dagli artisti delle gallerie partecipanti all’iniziativa.

La Fondazione Bevilacqua La Masa, che finora ha messo a disposizione online i cataloghi delle ultime collettive di giovani artisti, è aperta e permette ancora di fruire delle due mostre interrotte dal lockdown. A Palazzetto Tito (da lunedì a venerdì, dalla 10.00 alle 17.00. Ingresso libero) viene esposto un momento importante della storia dell’arte veneziana, ovvero il percorso della Galleria del Cavallino fondata da Carlo Cardazzo e attiva fino al 2003, che negli anni ha ospitato Campigli, Morandis, Bacci e poi Scheggi, Hockney, Ruscha…
Mentre le nuove proposte della 103. Collettiva sono visibili nella Galleria di Piazza San Marco (da mercoledì a domenica, dalle 10 alle 17. Ingresso libero) insieme alle opere dei vincitori della 102. Collettiva.

Altro fulcro importante di iniziative culturali che spesso vanno a interrogare il presente, sono i Magazzini del Sale, aperti da una settimana con la mostra fotografica di Italo Rondinella “Shipwreck Crime” obiettivo puntato sul tema dei migranti.

La Fondazione Querini Stampalia, e le sue tre mostre temporanee (“Fotografie dall’Archivio Graziano Arici”, “L’Angelo degli Artisti” e “Giovanni Querini Stampalia”), è visitabile solo nei weekend – gratuitamente ma su prenotazione.  Infine anche la Scala Contarini del Bovolo, che fa parte dei Gioielli Nascosti di Venezia, è accessibile solo su prenotazione e seguendo il regolamento.

Ma l’arte contemporanea non si ferma, a Venezia sono attese altre esposizioni a partire dalla prossima settimana. Il 10 giugno inaugurerà “ri-” mostra della Galleria AplusA che accosta le opere dei pittori Bogdan Koshevoy, Giulio Malinverni e Maddalena Tesser, “sculture e pitture inedite per la rinascita e la buona sorte”. Sabato 13 giugno sarà il momento di ripartire per la Galleria Michela Rizzo in Giudecca che, dopo la campagna online #LARTERESISTE, inaugura ben due mostre: “Assembramenti” e “Pesi massimi”, quest’ultima vede la partecipazione della Fondazione Malutta. Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione.