Al Goldoni di Venezia debutta Pa’, lo spettacolo di Giordana – Lo Cascio su Pasolini

A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini , Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio portano in scena lo spettacolo Pa’ a lui dedicato. La nuova produzione firmata Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, debutterà in prima nazionale giovedì 17 novembre, alle ore 20.30, al Teatro Goldoni di Venezia dove rimarrà in scena fino a domenica 20 novembre (recite il 18 e 19 Novembre alle ore 19 e il 20 Novembre alle ore 16).Sul palco trasformato in un prato erboso dalla scenografia realizzata da Giovanni Carluccio, Luigi Lo Cascio dà nuova vita alle parole di Pasolini, una cernita di versi tratta dall’immensa opera dell’autore che per Marco Tullio Giordana – che oltre alla regia ha curato, insieme a Lo Cascio, anche la drammaturgia– non ha certo l’ambizione di esaurire tutta la produzione poetica ma di ritagliarne ciò che riguarda la vita personale di Pasolini, le vicende famigliari, l’adolescenza in Friuli, il travolgente affermarsi come figura indispensabile della cultura italiana, l’amore per la madre, la nostalgia per il fratello Guido, partigiano ucciso da partigiani  (devastante e ricorrente ossessione di molte poesie), il legame fortissimo col mondo dei derelitti, quei “ragazzi di vita” che non smise mai di frequentare e dai quali si sentì tradito. Gli stessi che lo chiamavano con l’affettuoso vocativo Pa’. <<Pasolini non voleva essere profeta: il suo era un grido di battaglia che bisognava raccogliere per fronteggiare il declino anziché trattarlo come un visionario jettatore. Più che la desolata rappresentazione dell’Italia che non c’è più, mi colpisce oggi quanto fosse per lui necessario consumarsi e mettersi a repentaglio, addirittura fisicamente, per poter decifrare e descrivere il suo Paese– precisa nelle note di regia Giordana – Qualcosa che non riguarda solo l’intelligenza ma il corpo, la carne, il sangue. Questo spettacolo cerca di dar conto proprio di questa disperata attualità, senza preoccuparsi troppo di apparire parziale o arbitrario. D’altra parte ognuno ha il suo Pasolini, com’è giusto che sia, e questo non è che il nostro. Anzi il “suo”, perché non c’è parola, virgola, capoverso che non provenga dalla sua opera tanto che potremmo definirlo un’autobiografia in versi.>>


I costumi dello spettacolo sono di Francesca Livia Sartori, mentre le musiche sono di Andrea Rocca.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Nuovo di Verona (22-27 novembre) e proseguirà poi a Milano al Teatro Dell’Elfo (29 novembre-4 dicembre) per tornare infine a Padova sul palco del Teatro Verdi (14-18 dicembre).