Al Taormina Film Festival Cariddi d’oro alla carriera a Sharon Stone

Per  il Taormina Film Festival ultima serata al Teatro Antico.

All’insegna di teatro, cinema e premiazioni, la serata è stata aperta da una pièce multimediale di Luigi De Angelis e Chiara Lagani, del regista Steve Berkoff, con l’interpretazione di Chiara Francini e Andrea Argentieri. Lo spettacolo, dal titolo L’amore segreto di Ofelia, prende spunto dall’opera teatrale l’Amleto di Shakespeare. Nell’allestimento, alla sua prima rappresentazione assoluta, si sono alternate scene multimediali tra i due attori, ambientate nel periodo di quarantena del Covid, l’esibizione teatrale dal vivo per giungere, poi, al tragico finale. 

Successivamente, il momento più atteso della serata ovvero, la premiazione del Cariddi d’oro alla carriera, conferito all’attrice statunitense Sharon Stone.

L’attrice nel pomeriggio ha incontrato stampa e  pubblico nella Sala Chiesa dell’Hotel taorminese San Domenico. Nell’incontro sono stati affrontati temi diversi: dall’importanza che l’arte ricopre nella vita dell’attrice, a temi più personali, quali l’emorragia celebrale che l’ha colpita nel 2001,  o altri impegnati come la guerra e la pena di morte fino a dichiarare la sua preoccupazione in merito alle elezioni statunitensi. Di Sharon Stone è emerso l’impegno nel sociale, ribadito nuovamente durante la premiazione al Teatro Greco con un messaggio di fratellanza e umanità.

La serata è proseguita con la proiezione, nella sua prima mondiale, della simpatica commedia romana Finché notte non ci separi del regista Riccardo Antonaroli. Sul palco, ad introdurre il film, il regista stesso, oltre che i due principali interpreti Pilar Fogliati e Filippo Scicchitano.

Infine, cerimonia di chiusura con i premi del pubblico, che ha visto vincitore “Pietra madre”, il documentario sull’Etna.

Si è così conclusa la 70esima edizione del Taormina Film Festival, “un film lungo settant’anni”, edizione all’insegna della varietà artistica. Spaziando dalla musica al teatro e alla multimedialità, il pubblico ha  provato l’emozione di un totale coinvolgimento  nella bellezza del cinema, e non solo.