“La fuga era un silenzio che lo faceva sentire a casa”.

È difficile catalogare XVI – Titolo Segreto di Carlo Schimmenti.
È un romanzo storico, è un saggio “scientifico” di Storia dell’Arte, è un thriller che gioca con l’ingegno, disseminando indizi colti e codici da decodificare.
Ma in questo romanzo ogni scoperta avrà il suo caro prezzo da pagare: mentre la verità viene a galla, viene messa in pericolo la vita del protagonista Michael Mafucci, di suo fratello Frances, di famigliari e amici.

La storia comincia secoli fa, nel 1556, il lettore viaggia al fianco di Michelangelo Buonarroti fino a Spoleto all’eremo di Santa Maria delle Grazie dove il Padre Guardiano gli mette a disposizione la biblioteca e condivide con lui aneddoti che riportano a un’iscrizione misteriosa.
Il lettore, già incuriosito, si trova poi catapultato nel 2014 dove Michael diventa a suo volta “il custode” di un enigma rivelato dal padre Nunzio in ospedale, prima di morire.

Inizia così un viaggio dove ogni tappa è un enigma, dove le coincidenze non esistono e i numeri svelano uno sbalorditivo significato mistico.
Con una costruzione intrigante, XVI – Titolo Segreto si sposta dall’America, dove Michael vive, all’Italia, dove ha vissuto Nunzio e dove risiede Frances, direttore dell’American Academy, fino al cuore della romanità e del cristianesimo: la Cappella Sistina di Michelangelo. Cosa si nasconde all’interno della volta?

Con una scrittura virtuosa, sicura e limpida, Carlo Schimmenti ha trasformato in parole, in un romanzo imponente e audace, la sua energia creativa.

Consigliato a chi è appassionato di Arte, Storia, Filosofia, Thriller.


Carlo Schimmenti, XVI-Titolo Segreto, 2024 Edizioni Del Delfino Moro, pp 552, € 25