“ALTA FEDELTA’ ” di Nick Hornby

Tanta voglia di... non crescere

In una Londra caotica, mentre Rob consuma la vita nella solita routine, perdendo tutti i momenti speciali che la sua esistenza potrebbe offrirgli, viene violentemente scosso dal suo torpore: così, tra crisi e momenti di follia, cerca una strada che conduca verso un nuovo e piacevole futuro.

Nick Hornby è un brillante scrittore che, con uno stile divertente e scorrevole, riesce ad affrontare le problematiche di diverse generazioni.
“Alta fedeltà” racconta la storia di Rob, un giovane trentacinquenne afflitto dalla sindrome di Peter Pan e totalmente incapace di pianificare progetti stabili per il suo futuro.
All’improvviso, nella piatta staticità in cui si è inabissato, sopraggiunge un uragano che lo costringe a guardarsi finalmente dentro: la sua ragazza storica lo lascia per un altro.
Rob entra totalmente in crisi e si pone le solite domande: “Cosa avrà lui più di me?”, “Sarà più prestante sessualmente?”
Dopo essere caduto nel baratro del vittimismo, decide di reagire e di scoprire il motivo per cui tutte le sue donne lo “mollano”.
Così, con la memoria, rivisita le sue storie passate, partendo addirittura dal primo bacio e, non soddisfatto, decide di incontrare personalmente tutte le ex.

La caratterizzazione del protagonista è interessante e ricca di sfumature, fotografa in pieno le mille insicurezze della sua generazione; infatti il ragazzo dimostra in alcuni momenti di voler seriamente dare una svolta alla sua vuota esistenza, ma basta un semplice inghippo ad annullare ogni entusiasmo.
La sua quotidianità, scandita da una rigida routine, non lo aiuta di certo: trascorre la giornata intrappolato nel suo negozio di dischi e la sera nel solito pub con i colleghi di lavoro o a casa, ipnotizzato davanti alla tv.

Il suo negozio ha un alto valore simbolico, in quanto è la sua immagine riflessa: una misera stanzetta, ricca di dischi rari di autori che solo un vero collezionista può apprezzare come una vera meravigliosa scoperta.
Così è Rob: un insicuro ragazzo del quale solo un’abile scrutatrice può cogliere tutte le sfaccettature ed i pregi.

Laura, la sua ex, è stanca di giustificare le sue mancanze e le sue ossessioni, ma allo stesso tempo sa di essere legata a lui da qualcosa di autentico, di magico.
Il giovane è cosciente di avere sempre il desiderio di fuggire da qualcosa o da qualcuno, ma con delusione si rende conto che questo atteggiamento lo porta inesorabilmente a peggiorare la sua situazione.
«Perché nessuno scrive mai canzoni su come sia possibile fuggire e marcire? Perché nessuno dice che la fuga può risolversi in un buco nell’acqua e puoi lasciare il sobborgo per la città, ma finire col fare lo stesso una scialba vita suburbana? Questo è quello che è capitato a me: questo è quello che capita alla maggior parte della gente.»

In una società ricca di insidie e sorprese, ciascuno cerca il proprio equilibrio nei legami sentimentali, che spesso, però, possono rivelarsi solo un tentativo di non restare soli. Nick Hornby coglie perfettamente la fragilità dei giovani, dimostrando come non sia facile trovare il partner giusto, ovvero quello che dia alle nostre relazioni una sacralità tale che ci permetta non solo di svegliarci ogni giorno ricchi, ma anche pronti ad affrontare un nuovo e diverso giorno.

Nick Hornby
Alta fedeltà
Parma
2005
Ugo Guanda Editore
253 pp.
8 €