“DORIAN GRAY” DI OLIVER PARKER

Oscar Wilde tra classicità e contemporaneità

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A DUBLINO – Uno dei personaggi più famosi di Oscar Wilde torna alla ribalta nel nuovo film Dorian Gray, diretto dal regista britannico Oliver Parker e in uscita in Italia il prossimo 27 novembre.

La vicenda è tratta più o meno fedelmente dal romanzo Il ritratto di Dorian Gray e narra la storia di Dorian Gray (Ben Barns), un giovane nobile di campagna che si trasferisce in una edonistica Londra Vittoriana dove verrà iniziato a tutti i piaceri della vita da Lord Henry Wotton (Colin Firth). Dorian si lascia facilmente ammaliare dalla corruzione e voluttà perdendo di vista la sua moralità. Un Ruolo fondamentale ha il ritratto del giovane, commissionato al suo arrivo al pittore Basil (Ben Chaplin). Durante la realizzazione di tale ritratto Dorian fa un patto col diavolo assicurandosi perenne giovinezza e bellezza. Il ritratto invecchierà e imbruttirà mentre lui resterà sempre lo stesso, pagandone il prezzo alla fine.

Si tratta senza dubbio di una rivisitazione del romanzo originale, ma non si capisce bene se Parker si rivolga a un pubblico di nicchia amante del genere letterario o se invece tenti di attirare altra parte di pubblico adattando il film verso un genere gotico-horror più moderno.
Da una parte infatti dà largo spazio al puro edonismo in tutte le sue forme: erotismo, ebbrezza ed eccesso, dall’altra invece inserisce di tanto in tanto elementi propri del genere horror.

Diversamente dalle precedenti versioni cinematografiche il ritratto viene mostrato più volte durante il film aggiungendogli elementi demoniaci e soprannaturali che contrastano troppo con la classicità del tema e finiscono con l’apparire eccessivi e fuori luogo.
Troppe inoltre le aggiunte alla trama originale – flashback di un’infanzia abusata, diversi omicidi, incontri omosessuali – che possono essere viste dal pubblico o come uno staccarsi inappropriato dall’opera o come un tentativo di rendere più attuale un tema classico.

Il film scorre molto lentamente, come d’altro canto il romanzo, rischiando di essere noioso soprattutto per un pubblico non proprio amante dell’art pour l’art e non avvezzo alle opere di Wilde. Superba riproduzione delle ambientazioni e dei costumi e ottima la scelta della colonna sonora che richiama motivi hitchcockiani (Vertigo) e che aggiunge un tocco di mistero in più.

Molto buona l’ interpretazione di Ben Barns, ribattezzato già dalla critica come il Johnny Depp britannico. Malgrado la sua poca esperienza (Le cronache di Narnia: il Principe Caspian) e forse grazie al physique du role veste perfettamente i panni di un personaggio complicato come Dorian Gray. Eccellente invece l’interpretazione di Colin Firth nei panni di Lord Henry Watton. Un film per pochi e non destinato a grandi successi.

Titolo originale: Dorian Gray
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2009
Genere: Drammatico – Thriller – Horror
Durata: 1.46
Regia: Oliver Parker
Sito ufficiale: www.doriangraymovie.co.uk
Cast: Colin Firth (Lord Henry Wotton), Ben Barnes (Dorian Gray), Rebecca Hall (Emily Wotton), Rachel Hurd-Wood (Sybil Vane), Emilia Fox (Lady Victoria Wotton), Caroline Goodall (Lady Radly), Ben Chaplin (Basil Hallward), Fiona Shaw (Agatha), Douglas Henshall (Alan Campbell).
Produzione: Barnaby Thompson, Ealing Studios, Fragile Films.
Distribuzione: Eagle Pictures.
Data di uscita: 27 Novembre 2009 (cinema)