La storia comincia dalla fine. 1204, assedio di Costantinopoli. Il protagonista, Baudolino d’Alessandria, incontra in un tempio, dove i crociati stanno saccheggiando a piene mani tutto ciò che trovano e uccidendo chiunque capiti loro sotto tiro di spada, un vecchio greco-bizantino, Niceta Coniate. Lo salva e poi, per qualche giorno, lo intrattiene raccontandogli la storia della sua vita.
Dall’incontro con Federico Barbarossa, che divenne poi suo padre adottivo, fino ai giorni che precedettero quella sortita a Costantinopoli, Baudolino parla di quella volta che, grazie ad una bugia, salvò l’impero del suo adorato papà, della curiosa morte di quest’ultimo, del suo viaggio attraverso un mondo fantastico popolato da bizzarre quanto incredibili creature e di tante altre avventure che solo un bugiardo – o quasi – come lui poteva aver avuto modo di vivere sulla propria pelle.
La narrazione di Eco è pura delizia, a cominciare dalla delineazione dei protagonisti, alcuni inventati di sana pianta, altri leggendari, altri realmente esistiti, ma tutti straordinariamente funzionali allo scorrere del romanzo. Anche i personaggi ‘veri’, infatti, come il francese Robert de Boron – Borone – o come lo stesso Federico Barbarossa, agiscono, all’interno della struttura narrativa (fatta di flashback rivelati in prima persona dal protagonista e di fatti snocciolati dall’autore con una prosa in punta di penna) in maniera più che plausibile, per assumere valenza storica man mano che si allontanano dalla narrazione stessa. E Baudolino poi, un bugiardo che non può che starci simpatico, è un esempio di geniale fantasia, la stessa che, supportata da corposissimi libri di secoli orsono, come Le Cronache di Norimberga, ha permesso a Eco di raccontarci le avventure dei protagonisti e, in modo particolare, dei loro incontri, fatti sulla strada verso il Regno del Prete Gianni (altra leggenda, dalla quale l’autore ha preso spunto) con creature mitologiche, legate all’immaginario medievale, come gli sciapodi e i panozi.
Eco fa sfoggio della sua immensa cultura umanistica, incommensurabile scibile che con incredibile naturalezza attraversa, collegandole, le più svariate materie, storia, teologia, antropologia, scienza e quant’altro. E da questa straordinaria conoscenza ne esce un romanzo geniale, appassionante e di piacevolissima lettura.
Umberto Eco, Baudolino, Bompiani (Tascabili), 2000, pp. 526, € 10,00.