Torino 27
Gianni Meurer, giovane attore tedesco di musical, interpreta se stesso in Chi l’ha visto (di cui è anche co-sceneggiatore), storia di un ragazzo berlinese gay alla ricerca del padre italiano di cui possiede solamente una vecchia fotografia: giunto nel bel Paese, egli si convince che il programma “Chi l’ha visto” possa realizzare il suo desiderio.
Il viaggio intrapreso da Gianni attraverso l’Italia di oggi è un percorso di formazione, una ricerca delle radici smarrite che nasconde un profondo bisogno di riconoscersi nella figura idealizzata del genitore perduto. Di tedesco Gianni non ha molto, se non l’accento spigoloso: la sua fisicità è facilmente accostabile a quella dei tanti italiani che incontra e ai quali affida le sue speranze.
Il suo viaggio solitario, accompagnato dalle canzoni italiane che Gianni canta a squarciagola e inframmezzato dall’incontro con Paul (Paul Kominek, musicista di fama internazionale), assume i tratti di una docu-fiction colma di ironia dolceamara, in cui l’abitudine della gente all’indifferenza e la tendenza tutta italiana a complicare ogni procedura burocratica creano i presupposti per una frustrazione incolmabile, che porta Gianni a scoprire “l’arte di arrangiarsi”, nell’imprevedibile (e amaro) finale.
L’estrema espressività attoriale di Gianni, sul quale il film è interamente costruito, riesce a donare ritmo ad una regia distratta dai dettagli, sui quali si sofferma a volte in modo eccessivo. Nel lungo (e geniale) monologo a camera fissa in cui egli finge di essere invitato alla famosa trasmissione italiana, Gianni non perde presa sul pubblico nemmeno per un istante, confermandosi un ottimo interprete capace di suscitare grande empatia.
In concorso al 27 Torino Film Festival, il primo lungometraggio di finzione della regista tedesca Claudia Rorarius (il cui ultimo lavoro, Susanne, risale al 2004) dona uno sguardo ironico e sincero sulla confusione che sempre più spesso si crea tra realtà e finzione creando una pericolosa assuefazione a questa ibrida realtà.
(Chi l’ha visto)
Regia: Claudia Rorarius;
sceneggiatura: Claudia Rorarius, Ganni Meurer;
fotografia: Claudia Rorarius, Paul Kominek;
montaggio: Claudia Rorarius, Andreas Menn;
musica: Martin Hossbach ;
interpreti: Gianni Meurer (Gianni), Paul Kominek (Paul);
produzione: Soquiet Filmproduction;
distribuzione: Soquiet Filmproduction;
origine: Germania 2009;
durata: 88’.