Cabiria & Cabiria

Duplice restauro per il primo colossal della storia del cinema

Presentazione in prima mondiale a Torino del duplice restauro del film Cabiria di Giovanni Pastrone con la ricostruzione della versione originale del 1914 e della versione sonorizzata del 1931.

Anteprima mondiale a Torino della versione ricostruita di Cabiria, capolavoro della cinematografia italiana di Giovanni Pastrone con la collaborazione di Gabriele D’Annunzio, al Teatro Regio di Torino la sera del 20 marzo con accompagnamento dell’Orchestra Filarmonica ‘900 del Teatro Regio. La versione restaurata del 1931 sarà proiettata il 21 marzo al Cinema Massimo.

Questa duplice operazione, portata a termine dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, è stata possibile grazie alle nuove tecnologie digitali e fitochimiche messe a punto da Joao de Oliveira della Prestech Film e, soprattutto, grazie al recupero di un fondo di documenti inediti, tra cui fogli di sceneggiatura e di lavorazione, appunti di Pastrone, registri in cui erano annotati perfino i movimenti di tutti gli animali utilizzati durante la lavorazione e annotazioni relative a quella che oggi sarebbe definita una efficace operazione di marketing che Pastrone condusse per il lancio del film, proiettato per la prima volta in contemporanea a Torino e Milano il 18 aprle 1914.

Il duplice restauro di Cabiria ha richiesto oltre un anno e mezzo di lavoro e un investimento di circa 250.000 Euro, restituendo alla storia del cinema italiano un capolavoro che sembrava, almeno nella versione del 1914, andato perduto. Un‘opera che ha anche una serie di primati: durata, nessun film aveva osato raggiungere e superare le tre ore; costo, un milione di lire, venti volte superiore al costo medio di un film dell’epoca che oscillava tra le 50 e le 60 mila lire; scoperta delle potenzialità espressive della macchina da presa in movimento montata su un carrello.

“Mentre guardavo Cabiria per la prima volta, mi sembrava di assistere alle origini della maestria cinematografica italiana. L’esempio più famoso è l’invenzione di Pastrone del carrello che, ovviamente, ha portato all’invenzione dei binari per i movimenti della cinepresa”. Parole di Martin Scorsese, che ha sostenuto il progetto, tratte dall’introduzione al catalogo Cabiria & Cabiria, pubblicato dal Museo Nazionale del Cinema /ed il Castoro, 430 pagine di storia, aneddoti, curiosità, con i saggi di studiosi del cinema muto italiano (in libreria dal 24 marzo).

Il progetto prevede anche la realizzazione di un cofanetto DVD contenente i due film e una serie di contenuti speciali, tra cui materiali di lavorazione e outtakes, che il Museo del Cinema di Torino sta mettendo a punto. Nel frattempo il Museo del Cinema, a causa delle numerose richieste del pubblico rimasto escluso dalle due serate anteprima torinesi, sta valutando la possibilità di realizzare altre serate, almeno per la versione sonorizzata.

E, per concludere ancora con le parole di Martin Scorsese, “Il film di Giovanni Pastrone è tanto straordinario oggi quanto 93 anni fa, quando fu visto per la prima volta”.

Cabiria
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Pastrone
Didascalie: Gabriele D’Annunzio
Interpreti: Lydia Quaranta, Umberto Mozzato, Bartolomeo Pagano, Italia Almirante Manzini, Teresa MArangoni.
Produzione: Itala Film (Torino)
Musica: Ildebrando Pizzetti e Manlio Mazza (1914); Luigi Avitabile e José Ribas (1931)
Lunghezza originale: 3363 metri (indicazione del visto di censura); durata 185 minuti più due intervalli
Lunghezza della riedizione 1931: 3132 metri, 145 minuti