“Cha cha cha” di Marco Risi

In una Roma cinica e corrotta, dove i confini tra nemico e amico, tra onesto e criminale sono molto difficili da definirsi, si muove Corso, ex poliziotto sbattuto fuori dalla polizia per motivi non subito chiari, ora investigatore privato. Solitario e un po’ scorbutico, Corso ha l’aria smaliziata di chi ha visto molte porcherie, di chi ha preso diverse botte dalla vita perché non è sceso a compromessi, di chi ha voluto mantenersi pulito a ogni costo.

Corso non ha un prezzo (come dirà lui stesso nel film), caratteristica che lo rende libero, ma al tempo stesso costantemente in pericolo: quando assisterà all’incidente mortale di un ragazzo di sedici anni, per l’ennesima volta non riuscirà a guardare dell’altra parte, a raccontarsi la storia nel modo più comodo, ma si ostinerà a scavare fino in fondo, anche se scavando si può trovare decisamente di tutto.

Guardando Cha cha cha, si ha l’impressione che Marco Risi avesse due obiettivi (per altro entrambi portati a termine). Il primo, girare un poliziesco dalle atmosfere noir, divertendosi a giocare in maniera dichiarata con il genere e con i suoi stereotipi. C’è la bionda, ci sono i cattivi, i buoni che si rivelano corrotti e soprattutto c’è l’eroe, il personaggio defilato e scostante, che parla poco, sorride meno, ma è onesto, coraggioso, e infila uno dietro l’altro tutta una serie di gesti che sembrano quasi fare il verso al genere cui il film appartiene: le boccate di fumo, la sigaretta accesa nelle maniere più improponibili, i movimenti scattosi di chi sta sempre in guardia, lo sguardo sospettoso e attento.

Il secondo obiettivo era quello di raccontare, senza edulcorarli, alcuni tratti del nostro paese e di quello che è diventato. Corruzione, violenza, sete accecante di guadagno e tante, troppe, zone d’ombra; un’Italia dove tutti spiano tutti, dove ognuno sa cosa c’è dietro le apparenze, ma dove saperlo non diventa un mezzo per combattere la criminalità, ma per specularci a propria volta, per scenderci a patti.

Gioca con il film di genere Risi, ma anche con le luci, con i chiaroscuri, tenendo sempre alta la tensione, mostrando la violenza in modo realistico ma non compiaciuto, aiutato da un cast piuttosto credibile, dai protagonisti ai personaggi minori.
A fine proiezione si avrà l’impressione di aver visto un buon film, forse non troppo originale, ma ricco di spunti di riflessione interessanti e qualche effetto a sorpresa decisamente ben fatto.

Titolo originale: Cha Cha Cha
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Thriller
Durata: 90′
Regia: Marco Risi
Cast: Luca Argentero, Claudio Amendola, Shel Shapiro, Eva Herzigova, Pippo Delbono
Produzione: Bibi Film TV, Babe Films, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 20 Giugno 2013 (cinema)

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