Chia + Clemente + Paladino

La Transavanguardia a Bologna

Una mostra veramente eccezionale si aprirà a Bologna il 19 novembre presso la Galleria Di Paolo Arte. Protagonista sarà Sandro Chia con una decina di opere, cui faranno da controcanto due magnifici lavori di Mimmo Paladino e di Francesco Clemente. Un omaggio quindi non solo all’artista fiorentino Sandro Chia, ma anche alla Transavanguardia.

Teorizzata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva e sostenuta da alcune gallerie lungimiranti, la Transavanguardia, è stato un momento fondamentale per l ‘arte che ha chiuso il secolo XX. In primo luogo si è manifestato un preponderante desiderio di tornare a dipingere e quindi di abbandonare il tono freddo e distaccato dell’arte povera e concettuale. La pittura con Chia, Clemente, Paladino, Cucchi, de Maria è tornata tra la fine degli anni 70 e i primi 80, ad essere protagonista non solo delle gallerie d’arte e musei, ma anche dei gusti del pubblico. Questo “ritorno alla pittura” fu salutato come una liberazione nelle fiere e nei musei, perché ormai il concettuale era diventato sterile e accademico.

In secondo luogo l’Italia ha ritrovato in questo modo le sue radici e la propria cultura. L’arte italiana è fondamentalmente legata alla pittura e al colore, e gli artisti in mostra lo dimostrano ampiamente.
Sandro Chia in particolare, forse per la sua origine fiorentina, è sempre stato colui che ha saputo rinnovare la tradizione delle avanguardie dei primi vent’anni del secolo scorso. Basti guardare un capolavoro come l’olio su tela “I protagonisti” del 1979 per comprendere come la lezione del segno rapido e arioso dei divisionisti e dei futuristi, la tradizione della cornice dipinta, e la densità di un colore protagonista, lo pongono ai vertici di una continuità con la grande pittura italiana. Chia ha saputo guardare alla tradizione pittorica del ‘900 secolo scorso, si pensi anche alle memorie di Sironi e di Severini, con occhio attento, mai semplicemente elogiativo.

La Transavanguardia non indulge nella citazione, ma va oltre le avanguardie senza negarle, anzi accettandole ed esaltandole. Sandro Chia dimostra non solo una facilità di composizione e di uso della linea-colore straordinarie, ma anche una capacità di attraversare le tecniche e gli stili con una consapevolezza unica.

Più duro e “primitivo” il discorso di Mimmo Paladino, denso di riflessi arcaici e mediterranei, che si sviluppa attorno al tema dei frammenti e della memoria.
E molto interessante anche il capolavoro di Francesco Clemente, l’artista del gruppo più conosciuto negli Stati Uniti dove risiede, “Autoritratto” in cui le influenze orientali appaiono in un colore smaterializzato e nella evanescenza delle linee che tracciano lo spazio senza scalfirlo.

I lavori presenti in mostra documentano gli anni più importanti degli artisti a cavallo tra la fine degli anni 70 e la prima metà del decennio successivo. Ma una vera sorpresa sarà anche per il pubblico “Modella” di Sandro Chia del 1974, un lavoro giovanile, che contiene già i segni della rivoluzione artistica che di lì a poco sarebbe scoppiata.

La mostra, a cura di Valerio Dehò e con il coordinamento di Vittoria Cappelli, sarà aperta al pubblico fino al 14 gennaio 2006.

CHIA + CLEMENTE + PALADINO
La Transavanguardia a Bologna
Dal 19 novembre 2005 al 14 gennaio 2006
A cura di: Valerio Dehò – Coordinamento: Vittoria Cappelli
Inaugurazione: Sabato 19 novembre 2005, ore 18.00
DiPaoloArte, Bologna, Galleria Falcone-Borsellino,4a/b
Orario di apertura: tutti i giorni (esclusa domenica) dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20
Catalogo: Edizione DiPaoloArte, a cura di Valerio Dehò
Info per il pubblico: Tel./Fax +39 051 225413, e-mail: dipaoloarte@virgilio.it
Sito web: www.dipaoloarte.it
Ufficio stampa: Culturalia di Norma Waltmann
Tel: +39-051-244615, +39-392-2527126
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