Chiusura del Biografilm Festival 2005

Nell’anno che vede l’affermazione del genere biografico, nasce Biografilm, un progetto culturale interamente dedicato alle biografie (Bologna, 1-5 giugno 2005)

Si è svolta dal 1 al 5 giugno nelle sale della cineteca di Bologna la prima edizione del Biografilm Festival – International Celebration of Lives; rassegna che fa leva sulla passione per le biografie che da qualche anno colpisce la cinematografia mondiale.

Delle oltre sessanta pellicole presenti al festival tra fiction e (molti) documentari, il pubblico, chiamato a votare dopo ogni film della Selezione Ufficiale, ha voluto premiarne una italiana: Battaglia di Daniela Zanzotto che racconta le vicende della fotoreporter palermitana Letizia Battaglia. Parallelamente al Premio del Pubblico, il direttore della rassegna Andrea Romeo ha assegnato un riconoscimento anche a The fall of Fujimori di Ellen Perry.

Da sottolineare l’attenzione riservata alla selezione delle pellicole del festival, la maggior parte delle quali arriva da riconoscimenti colti nei maggiori festival nazionali ed internazionali. Tra gli altri: Imelda, lungometraggio sulla controversa figura dell’ex first lady filippina premiato come miglior documentario al Sundance del 2004 e presentato a Bologna dalla regista Ramona S. Diaz; The devil and Daniel Johnston di Jeff Feuerzeig premiato come miglior regista all’ultimo Sundance e Beautiful Boxer di Ekachai Uekrongtham insignito del Gran Premio al Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali di Torino.

Oltre al concorso il festival ha proposto al suo pubblico importanti anteprime nazionali quali Tu chiamami Peter (con uno straordinario Geoffrey Rush), Guida galattica per autostoppisti (con John Malkovich) e Coach Carter (con Samuel L. Jackson); una retrospettiva dedicata a film incentrati sui presidenti americani; una raccolta di cinque film su personaggi che in un modo o nell’altro hanno influenzato il cinema e la sua storia (da Haskell Wexler, collaboratore di Lucas, Coppola e Forman, a Sylvia Kristel) e sei autobiografie tra cui l’interessante Tarnation, film realizzato con un comune Mac e con un budget insignificante che ha trovato spazio ai Festiva di Cannes, al Sundance e al Los Angeles Film Festival dove vinse nel 2004 il premio come miglior documentario.

Erano al festival anche 7 dei 19 documentari che Winfried e Barbara Junge hanno realizzato nell’arco di 44 anni (dal 1961 anno di costruzione del muro di Berlino ad oggi) sulla vita di alcuni bambini di Golzow, un paese dell’ex Germania dell’Est.
Al festival non sono mancati gli ospiti che hanno raccontato le loro (più o meno) interessanti esperienze di vita come Jetsun Pema (sorella del Dalai Lama) e Gianna Serra che ha svelato al pubblico curiosi aneddoti sulle più grandi star della storia del cinema e non (Brando, Sinatra, Sellers, Dietrich).

BIOGRAFILM FESTIVAL
INTERNATIONAL CELEBRATION OF LIVES
Bologna, 1-5 giugno 2005
Manifattura delle Arti
Cinema Lumière 1 e 2 – Auditorium DMS