“Crackie” di Sherry White

Storia di Mitsy

Torino 27. Concorso
Crackie significa “bastardino”, nel dialetto del Newfoundland, una remota parte dell’est del Canada. É un bastardino Sparky, il cane che la adolescente Mitsy salva dalla morte, pagandolo al suo precedente padrone al prezzo della sua verginità. Ma in un contesto sociale povero al limite della sussistenza, il sesso non è che una merce di scambio e un mezzo di sopravvivenza come altri, come cercare nelle discariche qualcosa che si possa ancora vendere o usare.

Mitsy è figlia e nipote di donne sole, sbandate, prostitute per mancanza di qualunque riferimento migliore, ma è una giovane innocente e ingenua. La madre, che sempre torna nei ricordi di Mitsy come icona di una perduta felicità, la ha abbandonata ancora bambina ed è stata allevata dalla nonna Bride, che le insegna a frugare nella discarica, come fa lei, ma che nei modi burberi e nel comportamento non certo esemplare, conserva tuttavia una traccia di sentimenti.

Il sogno di Mitsy è di fare la parrucchiera e alla scuola dove è iscritta si rapporta con le altre allieve, belle e curate, mentre lei è mal vestita e per nulla appariscente. E così la cura della propria esteriorità diviene per lei, come per tante sue coetanee, un mezzo per sentirsi sicura. Quando sa che Duffy, commesso della friggitoria e frivolo con troppe donne, è intenzionato a sopprimere il suo vecchio bastardino Sparky, Mitsy lo vuole salvare a tutti i costi e lo prende con sé. Il cane diviene il suo unico mondo e in lui Mitsy ripone tutto l’affetto che non é mai riuscita né a dare né a ricevere dalle persone. Ma il cane è solo una bestia nemmeno bene addestrata e, inevitabilmente, la deluderà, così come la deluderà la madre. Costei infatti torna ma, come non si è mai curata della figlia, non lo fa ora e anzi rivela di aver abbandonato anche altre due figlie più piccole. Ben presto la donna se ne va con Duffy, pur sapendo che Mitsy è rimasta incinta di lui.

Sola con la sua maternità, Mitsy è disperata, ma alla fine capisce che l’unica persona che, a modo suo, le voglia davvero bene è la nonna. Forse avrà il suo bambino, forse no, ma ora sa che la nonna le darà comunque tutto il sostegno che potrà.

Un film delicato, raffinato, attentissimo e per nulla retorico. Non solamente femminista, anche se parla di rapporti tra diverse generazioni di donne e un solo uomo vi compare, ma volto anche ai problemi e alle difficoltà dell’adolescenza. Ottime interpretazioni (solo la nonna e Duffy sono professionisti) e magnifiche immagini, fortemente evocative.

La giovane regista canadese Sherry White ha girato nella sua terra, con la sua gente. Difficile credere con questa pellicola così perfetta sia la suo primo lungometraggio.

Regia: Sherry White
Sceneggiatura: Sherry White
Fotografia: Stephen Reizes
Musiche: Duane Andrews
Uscita Originale: 7/2009
Cast: Kristin Booth, Meghan Greeley, Joel Hynes (tutto il cast…)
Genere: Drammatico
Durata: 1h 34m
Produzione: Streely Maid Films