“Dignità autonome di prostituzione” di Luciano Melchionna

Quando il teatro diventa bordello

Dignità autonome di prostituzione ha inaugurato il 24 e 25 maggio la seconda edizione della rassegna “Autogestito” al Teatro Quirino di Roma. Lo spettacolo di Luciano Melchionna ha raccolto nelle varie edizioni un pubblico sempre più vasto anche grazie al format innovativo e accattivante, ideato insieme a Betta Cianchini, e ai prestigiosi premi ottenuti: il Golden Graal 2008 per l’Idea, la Regia e la Miglior Attrice (Betta Cianchini)e gli Olimpici del Teatro 2009 come Miglior spettacolo d’innovazione.

Appena arrivati, capiamo subito che non sarà la solita esperienza teatrale. Una prostituta in vetrina ci attrae con la sua bellezza e sensualità e ci invita ad entrare. Una volta nel foyer insieme al biglietto ci vengono consegnati quattro dollarini, la preziosissima moneta locale che utilizzeremo nel corso della serata. Lo scenario è apocalittico: del teatro Quirino, così come lo conosciamo, rimane soltanto un vago ricordo. Davanti ai nostri occhi solo fumo e caos, poltrone divelte e gettate a casaccio nella platea e qua e là corpi inermi apparentemente privi di vita. Poco dopo gli spettatori sono letteralmente circondati dagli abitanti di questa prima e unica “casa chiusa dell’arte”. Disposti a coro sulle gallerie e sul palco, una quarantina tra gigolò, prostitute e maitresse declamano e cantano, orchestrati dal proprietario della casa “Papi” Melchionne, un ferocissimo attacco poetico contro il “Macellaio”, colpevole di aver svilito e ridotto in miseria l’arte e la cultura del nostro paese. Il riferimento alla politica italiana è scontato.

“Oh, macellaio,
vorrei dirti che siamo incazzati,
ancor più perché dici cazzateeee
oh macellaio…”.

Dopo che tutti i personaggi della casa sono stati presentati al pubblico si da inizio alle contrattazioni per accaparrarsi le “pillole di piacere”… artistico ovviamente! Una volta trovato l’accordo monetario, il prostituto prescelto scarrozza il suo piccolo gruppo di clienti in giro per il teatro e li conduce in un posto intimo, segreto e inconsueto (persino in una jeep parcheggiata davanti all’entrata) dove poter finalmente vendere la propria merce: piccole e toccanti storie di uomini raccontate con passione, umiltà e grande talento.
“Io so’ puttana sì con dignità, come n’attore che te dà nu poco de felicità!”

Travolti dall’entusiasmo generale, tra le varie contrattazioni con i personaggi e lo scambio di opinioni con gli altri spettatori sono passate quasi tre ore e siamo riusciti a godere soltanto di quattro performance. All’interno del teatro c’è però la possibilità di comprare altri dollarini: organizzandosi bene coi tempi o tornando il giorno dopo (come qualche spettatore ha fatto) se ne possono vedere ben di più. A mezzanotte si torna tutti in platea per il gran finale a sorpresa, scoppiettante ed esplosivo. Gli abitanti della casa si congedano e ci accompagnano fino all’uscita, ringraziandoci calorosamente della visita.

Nessuno spettacolo sarebbe stato più adatto e azzeccato per aprire un festival che dichiara i suoi intenti già dal titolo: “Rassegna di Teatro Indipendente Giovane Curioso Civile”. Indipendente come lo spettacolo totalmente autoprodotto e autofinanziato, giovane come la maggior parte dei suoi artisti, e soprattutto del suo pubblico, curioso perché assolutamente nuovo e intrigante, civile come il grido di protesta dal quale lo spettacolo prende la sua forza più grande!
Dignità autonome di prostituzione è una festa, una festa del teatro; un teatro che si riprende con forza e determinazione il suo spazio e il suo pubblico e che combatte ad armi impari ma con estrema energia contro la catastrofica situazione attuale. La drammatica condizione dell’artista italiano di oggi lo porta a ritrovarsi per strada: Melchionne ha voluto creare questa casa di accoglienza per salvaguardare gli attori e, al contempo, lasciarli liberi di vendere la propria arte. Dignità autonome di prostituzione è quello che troppo spesso manca nel nostro languido teatro italiano: è uno scambio, reale, tra tutti i partecipanti alla serata, è un’esperienza condivisa, è un teatro vissuto e, nonostante tutto, ancora vivo!

DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE
uno spettacolo di Luciano Melchionna, dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
Cast artistico di questa edizione: Elisa Alessandro / Tiziana Avarista / Lorenzo Balducci / Paola Barale / Sonia Barbadoro / Alessandro Baronio / Alessandra Bellini / Gaia Benassi / Lina Bernardi / Buatta / Giovanni Maria Buzzatti / Fabio Canino / Elisabetta Cianchini / Sylvia De Fanti / Valentina De Giovanni / Valeria De Luca / Adelaide Di Bitonto / Luca Di Leonardo / Clio Evans / Attilio Fontana / Veronica Gentili / Sandro Giordano / Cristina Golotta / Gabriele Guerra / H.E.R. / Laccio / Gianni Magno / Massimiliano Magno / Renata Malinconico / Adonay Mamo / Cristina Manni / Roberta Mastromichele / Giulia Maulucci / Gianluca Merolli / Giulia Michelini / Franco Mirabella / Nadia Mocci / Momo / Daniele Monterosi / Valerio Morigi / Alessandra Muccioli / Massimiliano Nicosia / Emma Nitti / Marta Nuccetelli / Simona Oppedisano / Giorgia Panico / Stefania Papirio / Pilar / Giada Prandi / Paola Sambo / Michael Schermi / Ilaria Spada / Federica Stefanelli / Sandro Stefanini / Pino Strabioli  / Angelo Tantillo / Adele Tirante / Nella Tirante / Giorgia Trasselli / Francesco Vigo
Luci Camilla Piccioni – Costumi Michela Marino / Emiliano Giayvia – Assistenti alla regia R. Caldironi / R. Malinconico /  F. Vigo – Direttore tecnico Manuel Pietrangeli – Supervisione al progetto Mario Melchionna – Organizzatore Antonio Cappelli – Relazioni esterne e promozione Stefania Reggiani
www.teatroquirino.it