Frizzante conferenza stampa con Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto e il regista Lucio Pellegrini per presentare la nuova commedia girata interamente a Torino.
Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo duettano durante la presentazione di È nata una star?, commedia tratta dall’omonimo racconto di Nick Hornby pubblicato in Italia da Guanda. Il film è stato girato interamente a Torino con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e l’arrivo sullo schermo è opera della “capatosta” Littizzetto: “Avevo letto il libro e ho chiesto al mio agente di acquistare i diritti, che erano inspiegabilmente liberi. A quel punto si trattava di decidere a chi affidare la regia, visto che io non sono in grado di fare nemmeno una foto con l’iPhone. Avevo già lavorato con Lucio Pellegrini in E allora Mambo! e Tandem e mi sembrava la persona giusta per raccontare quanto sia difficile conoscersi all’interno di una famiglia”.
Già, perchè scoprire che tuo figlio è un ultradotato pornodivo non è facile, ma Rocco Papaleo, reduce dai successi di Sanremo, non ha mai dubitato del progetto: “Ci credevo talmente che ho rinunciato ad altri film, perché sentivo che era una grande occasione artistica e umana. E in più ammiro Luciana da molto tempo. Avremmo già dovuto essere marito e moglie in un altro film, ma stavo lavorando a una fiction, non mi liberarono e dovetti rinunciare. Oggi finalmente possiamo convolare a giuste nozze”.
Luciana Littizzetto sorride e conferma di aver lavorato sul suo personaggio “per sottrazione. Non potevo trasportare al cinema il mio personaggio televisivo. L’argomento è scabroso, io sono una mamma che cerca soluzioni, mentre il papà non ne vuole sapere, salvo poi essere ossessionato dalla domanda tipica: ma da chi ha preso?”
Per la rivelazione Pietro Castellitto, nella vita reale figlio dell’attore e regista Sergio e della scrittrice Margaret Mazzantini, questa è stata “la prima esperienza extrafamigliare, il primo vero ruolo in un film” anche se per il momento preferisce “tenere i piedi per terra e pensare al corso di laurea in Filosofia”.
Nessun futuro da attore per il momento, ma la timidezza non ferma una certa ironia quando si parla di film a luci rosse: “Girare un porno? Non credo che al regista converrebbe… qualcuno mi ha chiesto cosa farei se scoprissi che mio padre ne ha girato uno. Beh, gli direi: papà, parliamone”. Mentre per Papaleo: “Questi film sono brutti perché sono di bassa qualità. Bisognerebbe girarne uno d’autore. Se invece lo facesse mio figlio andrei sul set”.
Lucio Pellegrini ha mantenuto la struttura del racconto di Hornby con la madre voce narrante, ma ha ampliato i ruoli del padre e del figlio, cercando di dare un’impronta più corale: “Cercavamo il doppio sguardo di entrambi i genitori e in fase di sceneggiatura abbiamo immaginato il personaggio di Rocco, facendone vedere i lati più maschili, il suo punto di vista sospeso tra tentativo di accettazione ed elaborazione del trauma e l’incubo di una domanda senza risposta: Marco continuerà a fare quel mestiere?”.
Per scoprirlo basterà andare al cinema.
Foto a cura di Ada Guglielmino Copyright © NonSoloCinema.com – Ada Guglielmino