Concorso
Cinque amiche trentenni, Nina, Brigitte, Alex, Nicole e Carmen si ritrovano dopo quattordici anni nella loro città natale in occasione del funerale del loro professore più caro. La riunione prosegue inaspettatamente per tutta la notte ed il giorno seguente, trasportando le protagoniste in un viaggio tra passato, presente e futuro, si riaprono vecchie ferite e si riallacciano vecchie amicizie. I sogni delle cinque donne sono semplicemente sfumati con gli anni o c’è ancora posto nelle loro vite per nuove utopie?
La regista austriaca Barbara Albert torna per la seconda volta in Concorso a Venezia con una pellicola che narra desideri, paure e sogni infranti di una generazione che sembra smarrirsi in dinamiche sempre più autodistruttive.
La storia, tutta al femminile, si sviluppa sulla pelle di queste donne, sospese tra rimpianto ed amarezza più che proiettate verso una qualche rinascita.
Gli elementi per una critica sociale sono tutti presenti.
Abbiamo una ragazza madre detenuta, una giovane disoccupata incinta, un’aspirante attrice, un’impiegata alla ricerca di relazioni stabili ed una ex sognatrice integerrima, disincantata. Il tutto collocato in un contesto disarmante che davvero lascia poco spazio all’immaginazione e alla speranza.
I due giorni trascorsi insieme dalle donne avrebbero potuto essere il punto di partenza per un viaggio iniziatico di esplorazione interiore di ciascuna delle stesse, misurando ideali e passioni con la realtà,
anche quando questa ci ha deluso e ci chiede di essere affrontata duramente. Purtroppo, nessuno di questi elementi emerge durante la visione. I personaggi sono stati mal delineati e poco sviluppati. Il loro risvolto umano e personale viene affrontato solo marginalmente e neppure troppo delicatamente.
L’autrice definisce il suo ultimo lavoro come un film intimista in cui la storia è direttamente legata al dialogo e alla recitazione, dove l’aspetto emotivo e l’atmosfera sono più importanti della trama.
In effetti, alla trama pressoché inesistente e scontata pare essere stato dedicato ben poco.
Di primo acchito però, si può parlare poco anche di pathos, sentimento ed emozione.
Fallen risulta essere un lavoro troppo asettico e semplicistico per le problematiche esistenziali che avrebbe voluto toccare, lasciando una profonda sensazione di non completezza, non offrendo spunti di riflessione e argomenti di discussione e dialogo.
Una vera e propria caduta.
Falling
Titolo originale: Fallen
Nazione: Austria
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 90′
Regia: Barbara Albert
Sito ufficiale: www.falling-themovie.com
Cast: Nina Proll, Birgit Minichmayr, Gabriela Hegedüs, Ursula Strauss, Kathrin Resetarits, Ina Strnad, Georg Friedrich, Angelika Niedetzky
Produzione: Coop 99
Distribuzione: Lady Film
Data di uscita: Venezia 2006