Franco Battiato è un artista poliedrico, che spazia continuamente tra la musica leggera, la musica colta, la sperimentazione e ora anche il cinema. È difficile resistere alla tentazione di guardare dentro il suo percorso artistico, di studiarlo come si fa a scuola con gli scrittori o i filosofi.
Franco Battiato è un artista poliedrico, che spazia continuamente tra la musica leggera, la musica colta, la sperimentazione e ora anche il cinema. È difficile resistere alla tentazione di guardare dentro il suo percorso artistico, di studiarlo come si fa a scuola con gli scrittori o i filosofi.
Il libro di Vanna Lovato, quasi come un manuale, guida all’interno del complesso mondo che sta attorno, ma anche dentro a Battiato, senza la presunzione di aver capito tutto. Semplicemente mostrando l’opera del “maestro” si svela tutta la sua profondità.
Il lavoro di Lovato è diviso in tre grandi sezioni. Nella prima troviamo le schede di tutti gli album in studio, i dischi dal vivo e le colonne sonore, di cui la scrittrice cerca di dare informazioni, ma anche di mostrare il percorso che ha portato l’artista siciliano a quelle canzoni, attraverso materiale tratto da interviste allo stesso Battiato e ai suoi più stretti collaboratori. La seconda parte è dedicata alle altre attività del musicista, quella di produttore e autore per altri cantanti, come Alice, Milva e Giuni Russo, di regista e di pittore. Nella terza invece viene presentata un ampio e utile apparato informativo formato dalla discografia, videografia, bibliografia e sitografia.
Addentrarsi nell’opera del musicista siciliano non è un’impresa facile. Tra sonorità sacre, pop, rock, sperimentali e rimandi alla spiritualità, all’esoterismo, alla filosofia, alle culture (medio)orientali si rischia di perdersi e di non trovare un filo da seguire, di sentirsi in balia di argomenti troppi vasti e distanti dalla musica. Ma tutto questo è Battiato e anche oltre.
Per evitare di cadere in queste difficoltà e di impantanarsi in discorsi quasi impossibili da gestire, se non da specialisti, Lovato ha scelto la via della schematicità, ma senza rinunciare ad abbozzare i molteplici spunti che Battiato nella sua opera lancia in tutte le direzioni. E questo è sicuramente un gran pregio.
Uno strumento, il bel libro di Vanna Lovato, semplice, chiaro ma non per questo superficiale, un lavoro utile per seguire le tracce di Franco Battiato, per trovare riferimenti di un percorso umano e artistico mai banale, per avvicinarsi al suo interminabile cammino verso la trascendenza.