Si comincia con Alberto (Michele Placido), professore di giovane stampo professionale, ma familiarmente incline a modelli di serietà di antico stampo. Alberto è sposato con Rossana (Margherita Buy), madre attenta e incline a modelli da tavola rotonda per sedare le discussioni. Ma la sua calma non servirà durante la feroce discussione tra Alberto e il loro figlio, Gigio (Andrea Fachinetti), causata dalla decisione di quest’ultimo di voler fare il provino per il Grande Fratello e da lì tentare il successo in televisione, rinunciando al Master all’estero.
Il professore adirato, per non riuscire a trovare una spiegazione, che fosse una, per la ribellione del figlio, il giorno dopo assegna alla sua classe di IV ginnasio un tema dal titolo “Genitori & Figli – Istruzioni per l’uso”.
Una sua allieva, Nina (Chiara Passarelli), coglie l’occasione di questo tema per parlare, a cuore aperto, dei suoi genitori: Luisa (Luciana Littizzetto), caposala in un ospedale, e Gianni (Silvio Orlando), impiegato in un negozio di pesca. I due sono separati. Luisa vive con i figli, oltre a Nina c’è anche Ettore, di otto anni, piccolo teppistello; mentre Gianni vive sulla sua barca.
Il tema di Nina è uno sfogo. È una quattordicenne compressa da due genitori che non riescono a discutere, se non urlando e insultandosi gratuitamente; dal fratellino, che risulta essere un razzista in prima linea – lo psicologo sostiene che non è colpa della separazione, ma dello stesso razzismo che si respira nell’aria -; dalle amiche, che lo hanno “già fatto”. Una nota di colore nella vita della dolce Nina è data dall’incontro con Patrizio (Emanuele Propizio), soprannominato Ubaldolay.
La lettura del tema di Nina riserva ad Alberto e Rossana alcune sorprese sulle avventure del loro figlio Gigio.
Dopo Italians, che raccontava la goffaggine degli Italiani all’estero, con recalcitranti luoghi comuni, Giovanni Veronesi ritorna nelle vesti di sociologo dei sentimenti e dirige una commedia sul confronto scontro tra il mondo degli adulti d’oggi e quello dei giovani d’oggi. Il modus operandi è sempre lo stesso, quello degli episodi corali, anche se qui il confine della narrazione, tra le due storie, è pressoché invisibile.
Placido (eccellente e immenso come sempre quando si tratta di interpretare questi ruoli concreti e pratici) e la Buy (magistrale come sempre) sono relegati a prologo ed epilogo della storia, che è tessuta su Nina e la sua famiglia.
Ma è soprattutto il concetto di “oggi” che va ribadito. Sì, perché non si riesce a capire, a trovare la data storica, il patto di fondazione, in cui le persone hanno smesso di parlare, di alzare la voce anche, discutendo, confrontandosi e litigando, e hanno cominciato, nemmeno a urlare, a sbraitare.
Ci si potrebbe sbizzarrire a riguardo. Da ottusi modelli televisivi in avanti, le persone pensano che chi urla più forte deterrà la ragione. Sembra la legge dei senza legge del West “chi spara per primo spara tre volte e quando sono tutti morti vediamo di fare qualche domanda”. Muccino con il suo Baciami ancora ne è un esempio recentissimo. Ora ci si mette anche Veronesi. Ma almeno, la sua analisi sul mondo genitori e figli è tangibile di verità, non astratta verso modelli estremi.
Luciana Littizzetto, che con quel suo ruolo di ironica e disincantata woman self made, è deliziosamente apprezzabile in televisione, ma al cinema, racchiusa sempre nello stesso ruolo di icona simil femminista, infastidisce. La sua Luisa, la prima a urlare, è un compendio dei suoi vari personaggi. E questo incasellamento opacizza e ostruisce la brillantezza e le sfaccettature della sua interpretazione.
Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso è un film dedicato da Veronesi ai suoi “genitori scomparsi prematuramente a ottant’anni”. E come ammette lo stesso regista “i film dedicati sono o i più belli o i più brutti”. Questo suo ultimo lavoro si colloca a metà strada. Se alcuni risvolti sono studiati egregiamente e resi, dagli interpreti, allegramente realistici, altri sono inconsistentemente forzati, sfumatamente approssimati e lasciati incompiuti (primo fra tutti la situazione del fratellino violentemente razzista).
Non riesce a convincere del tutto quest’opera, a causa di una arricciata analisi dei rapporti, che si annodano e restano lì, sospesi e deludenti.
Oltre la bravissima Chiara Passarelli, le cui espressioni sono garbatamente sensibili, ci sono due personaggi che susciteranno acclamazioni: Piera Degli Esposti, che interpreta una nonna fuori dagli schemi, tanto cinica da risultare meravigliosa. E il cammeo di Sergio Rubini: la sua conversazione al telefono, in dialetto pugliese, vale quasi tre quarti del film.
Titolo originale: Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Commedia
Durata: 111’
Regia: Giovanni Veronesi
Sito ufficiale: www.genitoriefigli-ilfilm.itCast: Michele Placido, Margherita Buy, Vittorio Emanuele Propizio, Elena Sofia Ricci, Silvio Orlando, Piera Degli Esposti, Luciana Littizzetto, Max Tortora, Andrea Fachinetti, Chiara Passarelli
Produzione: Aurelio De Laurentiss & Luigi De Laurentiis
Distribuzione: Filmauro
Data di uscita: 26 Febbraio 2010 (cinema)