Torino 28. Festa Mobile – Figure nel Paesaggio
Uno tsunami devastante si abbatte su una cittadina dell’Indonesia e travolge una giornalista francese scaraventandola tra la vita e la morte. A Londra, un assurdo incidente stradale causa la morte di un ragazzino, separandolo per sempre dal fratello gemello cui era legatissimo. E a San Francisco, un uomo può comunicare con i morti, ma non vuole più farlo.
Succede che, quando due personalità geniali come Steven Spielberg e Clint Eastwood si incontrano, nascano film come Flags of Our Fathers e Letters from Iwo Jima e succede che, quando a loro si unisce uno sceneggiatore come Peter Morgan (Frost/Nixon), nasca un film come Hereafter.
È stato Spielberg, dopo aver letto la sceneggiatura, a capire che solo lo sguardo intuitivo di Clint avrebbe saputo tradurla al cinema con un’essenzialità realistica e con un’emotività lucida.
Se ne sono sentite tante su Hereafter, già presentato a Toronto, che possono essere brevemente riassunte con “Clint delude” eccetera eccetera. Abbiamo visto Hereafter, che è stato il film di chiusura del 28. Torino Film Festival. E avremmo voluto essere Clint.
Chiariamo una cosa: Hereafter è stato definito un thriller. Ma non lo è. Assolutamente no. Hereafter è una storia d’amore, della e per la vita qui e futura, e lo si capisce ben presto.
È troppo facile storcere il naso se non ci si sa emozionare, diciamolo in altri termini: se si è invidiosi. Clint ci ha sempre stupiti da Gli spietati a Million Dollar Baby a Invictus, perché riesce a raccontare vite normali e incredibili, sempre diverse, esaltandole con quella saggezza non comune, quasi indifferente, ma tanto passionale e burbera da essere disarmante. Perché lo sguardo intuitivo di Clint va oltre il pubblico critico e la gente snob che pensa di consigliare e suggerire un “invece se” o un “io avrei”, che pensa, illusa, di poter fare meglio.
Hereafter è talmente insolito, per la sua universalità, e talmente bello, per la sua complessità, da essere appagante.
Il grigiore della Solitudine. L’abisso dell’ Amore. L’eternità della Perdita. I fantasmi del sogno di Charles Dickens. Mani che si uniscono. Cartelloni pubblicitari di fama interscambiabile. Veggenti ciarlatani. Doni maledetti. Voglia di risposte. Un cappello con la visiera.
Hereafter si svela attraverso gli occhi di tre persone: George – un operaio americano (Matt Damon, che torna a essere diretto da Clint dopo Invictus), Marie – una giornalista francese (Cécile de France) e Marcus – uno scolaro londinese (George McLaren).
George vive a San Francisco, Marie a Parigi e Marcus a Londra; esperienze di vita slegate, diverse, indipendenti. Ma una cosa le accomuna: sono state toccate dalla morte in un modo particolare.
Le loro storie si intrecceranno. Le loro vite saranno cambiate per sempre da quello che credono esista, o debba esistere, nell’altro mondo.
Perché Hereafter (Aldilà) riflette su quello che può succedere dopo la morte, su cosa ci sia e dove si vada. E si domanda come si può continuare a vivere quando ti è stata strappata la cosa più preziosa che avevi.
“Non sappiamo cosa c’è dall’altra parte”- dice il regista – “Ognuno ha le proprie credenze su quello che c’è o non c’è, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi. Nessuno può saperlo fino a che non ci si arriva”.
Le immagini sono fredde e avvolgenti, la regia è sempre all’interno dell’azione, con la mano unica di Clint, che riesce a rendere il suo cinema così naturale e originale.
Hereafter fa brillare la commozione con il suo raccontare radiografando gli stati d’animo. Questo meraviglioso e inaspettato Clint percorre una via antiretorica, la sua serenità registica indaga “aldilà” di ogni religione. Il suo immaginario si compatta in flash e ombre, aiutato da una fotografia che irradia e oscura i volti, diventando presenza dell’altro.
Hereafter travolge, perchè le sue argomentazioni sono pure, ma occorre avere una predisposizione d’animo a lasciarsi emozionare, altrimenti statevene a casa e non sciupateci il sogno di Clint!
Titolo originale: Hereafter
Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: drammatico
Durata: 129′
Regia: Clint Eastwood
Sito ufficiale: www.hereafter-themovie.com
Sito italiano: www.hereafter.itCast: Matt Damon, Bryce Dallas Howard, Jay Mohr, Jenifer Lewis, Cécile De France, Richard Kind, Steve Schirripa, Mylène Jampanoï, Marthe Keller
Produzione: The Kennedy/Marshall Company, Malpaso Productions
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: Gennaio 2011 (cinema)
Torino Film Festival 2010