“I Vicerè” di Roberto Faenza

Se vince la letteratura, il cinema perde

Il regista di Marianna Ucria (1997) e di Alla lue del sole (2004) torna dopo due anni dall’ultimo I giorni dell’abbandono (2005) con un film in costume sulla crisi dell’Italia contemporanea. Dopo anni di dedizione all’omonimo romanzo di Federico De Roberto – al quale il film “si ispira liberamente” – Roberto Faenza si è dovuto scontrare con le difficoltà di reperire i fondi necessari alla produzione di un progetto ambizioso e “scomodo”.

Gli ostacoli produttivi sono stati superati dall’ingresso nel progetto della forza istituzionale ed economica tanto di Rai Fiction quanto di Rai Trade. Quelli relativi all’argomento del film – il potere come strumento di governo ingiusto e di sopraffazione sociale – invece sono inevitabilmente rimasti. Così, ad esempio, il film è stato malamente escluso dall’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, ufficialmente per “inadeguatezza artistica”, nei fatti più probabilmente (e questo ha fatto intuire lo stesso Faenza presentando il suo lavoro in conferenza stampa) per il più o meno esplicito sberleffo che il film rivolge al neoleader del Pd Walter Veltroni nella messa in scena del “cerchiobottismo” del protagonista Consalvo.

La storia della pellicola ricalca piuttosto fedelmente le vicende narrate dal libro, seguendo le lotte intestine e gli scontri spietati della famiglie Uzeda, erede dei Viceré di Spagna, nella Sicilia della metà del secolo decimo nono. Il pater familias Principe Giacomo coltiva l’odio come strumento educativo, ma anche come mezzo di intimidazione e sopraffazione rivolto prima di tutto contro i propri consanguinei, ai quali sottrae beni materiali ma anche felicità, dignità e persino la vita. Il discendente di tale distorsione è Consalvo, giovane rampollo della famiglia che, formatosi nelle sale del convento dove s’invocano più le grazie delle donne che la Grazia del Padre Celeste, diviene prima damerino senza nerbo in cerca di giusta espiazione per la propria colpa atavica, poi, alla morte dell’amico fraterno, giunta a causa dell’ennesima nefandezza del padre Giacomo, sceglie di seguire la medesima via imboccata dallo zio Don Gaspare – nobile impegnatosi nella politica per opportunismo e opportunisticamente pronto a cambiar bandiera al primo soffio di vento – dedicandosi alla rincorsa al potere secondo i metodi più cinici e nefasti del trasformismo, della dissimulazione e della consapevole menzogna.

Il libro di De Roberto – che al contrario di quanto più volte affermato dal regista Faenza, non è mai stato “censurato” né escluso dai programmi scolastici, ma semmai sottovalutato e poco opportunamente lasciato in secondo piano – non potrebbe essere modello più letterario di così, pieno com’è di narrazione puntuale, di sovrabbondanza di eventi, portatore di un discorso che va montandosi parola dopo parola, azione dopo azione. Il progetto di Roberto Faenza si poneva fin dall’inizio come progetto polemico, nel senso originario e positivo del termine; progetto cioè teso a generare una discussione prendendosi la responsabilità di affermare precisamente e con forza argomenti poco “gradevoli”, soprattutto per i “ben pensanti”. Il problema del film però, oltre la vicinanza con l’estetica e la narrativa televisiva – che per fin troppo evidenti motivi finisce per inquinare consistentemente l’idea cinematografica del regista – resta l’attaccamento all’origine letteraria che il regista non ha saputo superare e che gli ha probabilmente impedito da una parte di circoscrivere il numero delle azioni/eventi e dall’altra di dare al linguaggio proprio del cinema il tempo necessario a lavorare sui materiali della sceneggiatura fino a farne un nuovo e compiuto discorso cinematografico.

Titolo originale: I vicerè
Nazione: Italia
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata: 120′
Regia: Roberto Faenza
Sito ufficiale: www.ivicere.it
Cast: Assumpta Serna, Cristiana Capotondi, Alessandro Preziosi, Lucia Bosé, Lando Buzzanca, Giselda Volodi, Pep Cruz, Sebastiano Lo Monaco
Produzione: Jean Vigo Italia S.r.l., Institut del Cinema Català (I.C.C.), RAI Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 09 Novembre 2007 (cinema)