I fasti della famiglia Pisani Moretta a Ca’ Rezzonico

La mostra al Museo del Settecento veneziano

La Venezia di oggi, persa la sua fierezza e ridotta purtroppo ad una fiera paesana, per turisti, quando vuole scrollarsi di dosso questa etichetta, apre le porte dei suoi sontuosi palazzi, accende le mille braccia dei fastosi candelabri soffiati a Murano, mette in mostra alcune delle sue vestigia attraverso la storia delle sue famose famiglie i cui rampolli custodiscono gelose testimonianze di un glorioso passato.

La Mostra di Ca’ Rezzonico – dal 3 Luglio – vuole provocare di nuovo quel “gran stupor” con cui i contemporanei commentarono quella cornucopia di bellezze architettoniche, scultoree e pittoriche. E’ uno spaccato della grandezza di una delle più prestigiose famiglie del patriziato veneziano del Settecento: i Pisani di San Polo, meglio noti con l’epiteto di Moretta. I due più noti rami di questa sfarzosa famiglia sono quelli di Santo Stefano e quello di San Polo. Al primo si accosta la realizzazione della grandiosa villa di Stra; al secondo lo splendido palazzo gotico sul Canal Grande, impreziosito, verso il 1745, dai più grandi artisti attivi a Venezia.
Originaria della città di Pisa da cui trassero il nome, la famiglia Pisani investiva – come si è accennato – parte dei ricchi guadagni nella costruzione di Palazzi che ne rispecchiassero le ricchezze e il prestigio raggiunti. Restano testimonianze di queste dimore anche a a Montagnana nel padovano, a Bagolo e in altre minori per dimensioni ma non per preziosità.
I Pisani attraverso contratti matrimoniali unirono cognomi e patrimoni con i Moretta e con i Barbarigo e chiamarono gli architetti, gli scultori, i decoratori più famosi dell’epoca per abbellirli e impreziosirli.
Seguire le vicende dei Pisani di San Polo significa accompagnare le fasi più significative della città lagunare.

Nelle varie stanze della Mostra si respira l’atmosfera artistica e sociale del puro Settecento, anche in particolari che fanno risaltare scene di colorita inventività : la tipica carrozzella per bambini, un elaborato bauletto contenente tutto quello che offriva la farmacologia del tempo, i cartellini per le chiavi del palazzo, la stampa con lo stemma dei Pisani con cui venivano marcati i sacchi di riso provenienti dalle risaie di Bagnolo, una coperta d’argento e relativo sacchetto che testimoniano l’attività politica di Pietro Pisani quando copriva gli incarichi di capitano a Vicenza (1786) e di Podestà di Bergamo (1750), un prezioso servizio da tavola con gli stemmi dei due sposi Chiara Pisani e Giovanni Barbarigo.In occasione di questo matrimonio Saverio Battinelli scrisse il volume “Le lettere e le belle arti” che testimonia il gusto neoclassico della cultura veneziana del Settecento; curioso e interessante l’accurato servizio da toilette. Si assiste poi al profluvio di argentei servizi da lavabo, di elaborati candelieri,varie qualità di servizi di posate, di preziosissimi vassoi, opere in vetro di Murano, i piatti in maiolica e porcellana, i merletti di Burano.

L’elenco della presenza di celebri opere d’arte è quanto mai ricco: dalla “Sacra conversione” di Palma il Vecchio ,all’amorino alato e il Dedalo e Icaro di Antonio Canova, al celebre “Alessandro davanti al cadavere di Dario” di Giambattista Piazzetta dai tratti solenni e dai particolari drammatici. Desta un nota di novità la presenza di una tela di Evaristo Baschenis di Bergamo vissuto tra il 1617 al 1677: un artista elaborato e compiuto della grande famiglia dei pittori Baschenis che in stili più primitivi ma ricchi di drammatica vivacità, hanno illustrato chiese e capitelli delle vallate giudicariesi nel Trentino.

Il curatore della mostra – Alberto Craievich – ha offerto il suo spiccato senso dell’estetica, profuso anche nel catalogo edito da “Antiga. La direzione scientifica della mostra è magistralmente sovraintesa da Gabriella Belli, coadiuvata da dal servizio ufficio stampa del dottor Riccardo Bon e di Antonella Lacchin del Villaggio globale.

I PISANI MORETTA Storia e collezionismo dal 4 luglio al 19 ottobre 2015 Venezia, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano