La cerimonia ha visto anche la consegna del premio RELIGION YESTERDAY a cura del CINIT. Giunto alla sua sesta edizione, il premio, assegnato a un autore cinematografico del passato che nella sua opera si sia contraddistinto per un interesse culturale e poetico al fatto religioso, quest’anno è andato alla memoria del maestro del cinema indiano Satyajit Ray.
Hanno un nome i vincitori della decima edizione di Religion Today Filmfestival. I lavori romani della prima rassegna cinematografica dedicata al dialogo tra le religioni si sono conclusi questo pomeriggio con la cerimonia di premiazione presso la Sala Marconi in Città del Vaticano.
L’evento, alla presenza di padre Federico Lombardi, del Deputy Ambassador della Repubblica Islamica Iraniana presso la Santa Sede, del Deputy Ambassador della Repubblica Islamica Iraniana in Italia, si è aperto con un concerto del chitarrista italoamericano Anthony Mazzella; dopo il saluto di Massimo Manservigi e Lia G. Beltrami, presidente e direttrice artistica di Religion Today, l’intervento di Franca Coen, consigliera delegata del sindaco di Roma alle politiche della multietnicità e dell’intercultura, ha sottolineato l’impegno del Comune di Roma per il dialogo interreligioso e interculturale, esprimendo l’auspicio che i film di Religion Today, portati anche nelle scuole, contribuiscano alla causa della condivisione.
Erano presenti i numerosi partecipanti del workshop su cinema e religione organizzato dal Festival per celebrare il suo decennale. Per tre giorni il Centro Nazareth in via Portuense ha ospitato la giuria internazionale di Religion Today 2007 e oltre 60 registi, attori e direttori di importanti filmfestival di oltre 15 paesi del mondo (Afghanistan, Bangladesh, Iran, Brasile, Canada, USA, Francia, Italia, Olanda, Polonia, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Sudafrica, Israele). Il “laboratorio di convivenza” organizzato come ogni anno da Religion Today ha confermato la capacità del cinema di farsi tramite per avvicinare persone, popoli e religioni. Dopo dieci anni di esperienza nell’incontro tra professionisti della comunicazione audiovisiva, Religion Today ha voluto approfondire le tematiche discusse nelle precedenti edizioni, avviando un importante momento di dibattito e condivisione sulle questioni relative alla natura e alla distribuzione del cinema religioso.
Al laboratorio e alla cerimonia ha partecipato il regista polacco Kryzstof Zanussi, vincitore di molti premi del Religion Today Filmfestival e giurato dell’edizione 2005. “Il Festival Religion Today – ha dichiarato il maestro – si indirizza a quelle anime rare nel mondo audiovisivo che si pronunciano sui valori spirituali e più precisamente religiosi. Noi tutti che ci occupiamo della religiosità nell’arte, avvezzi a sentirci marginali e molto solitari, grazie a questo festival possiamo incontrare gli altri Don Chisciotte che lavorano nella nostra stessa direzione: e questo è già un grande merito. Quest’anno un altro merito particolare sta nel fatto che molti animatori di festival di questo tipo finalmente si sono incontrati: grazie a questa opportunità ci sarà più coordinamento e informazione. Forse il nuovo secolo guarderà con nuova attenzione alla dimensione spirituale. Oggi questo risultato sembra ancora molto lontano: per questo grazie al Festival e a tutti voi che cercate di andare contro corrente”.
Don Mario Gretter, esperto di dialogo interreligioso, ha presentato i risultati della prima sezione del workshop, dedicata alla rappresentazione cinematografica dell’esperienza religiosa e al suo possibile contributo alla causa del dialogo. “Tra gli spunti di riflessione emersi da un confronto ricco e articolato tra punti di vista diversi – ha spiegato don Gretter – il primo punto, largamente condiviso, riguarda la questione dell’autenticità, in diverse sfaccettature: sincerità e onestà verso se stessi come artisti, fedeltà al contenuto religioso, oggettività o neutralità del documentario.” Un’altra esigenza emersa con forza dalla discussione, in piena linea con l’indirizzo del Festival, è quella di non diluire il cuore del messaggio: “in questo senso va allontanata la tentazione di rifugiarsi nel politically correct nel tentativo di non scontentare nessuno. La vera sfida è invece quella di riconoscere le differenze, evitando il sincretismo, per fare i conti con esse piuttosto che cercare un denominatore comune spogliato di profondità.”
La relazione della direttrice del Jewish Film Festival di Gerusalemme Gilli Mendel, che da anni collabora con Religion Today, ha sintetizzato i risultati dell’altra sezione del laboratorio, composta soprattutto da direttori di festival e operatori delle comunicazioni, sulla questione della diffusione del cinema delle religioni. “Dalla riflessione del nostro gruppo sono nate più domande che risposte. La prima riguarda la differenza tra cinema religioso e cinema che si occupa di religione: e da questo primo interrogativo basilare scaturiscono molte altre domande. Tuttavia, abbiamo tutti convenuto che lo scopo comune del nostro lavoro è di promuovere una migliore comprensione dell’umanità, di noi stessi. Il nostro sforzo è quello di cercare di conoscerci meglio l’un l’altro e allargare il nostro orizzonte. L’esperienza del nostro gruppo ha provato che è possibile.”
Nel corso della cerimonia, Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, ha ritirato l’omaggio del Festival e offerto il suo augurio all’organizzazione. “Come direttore della Radio Vaticana, che oggi ospita questa manifestazione, io devo dire tutta la mia ammirazione e il mio apprezzamento per questa iniziativa. So che da dieci anni ormai state lavorando molto positivamente per il dialogo tra le religioni, promuovendo l’impegno di tutti per la pace. Sappiamo quanto Giovanni Paolo II nelle preghiere di Assisi ha promosso questo impegno, e anche papa Benedetto XVI si mette su questa stessa linea. Radio Vaticana cerca di lavorare per questo stesso ideale. Siamo convinti di dover favorire l’incontro tra persone, culture e popoli: per questo ci sentiamo in piena sintonia con lo spirito e il lavoro che viene svolto da Religion Today. Lo stesso vale per la Sala Stampa Vaticana: ci sentiamo veramente in un orizzonte di dialogo interreligioso che vogliamo portare avanti insieme.”
La Giuria Internazionale, composta da Gilad Goldschmidt (regista, Israele), Sydne Rome (attrice, USA), Magali Van Reeth (rappresentante SIGNIS, Francia), Mojtaba Raie (regista, Iran), Enzo Sisti (produttore, Italia), ha poi assegnato i seguenti premi:
· Premio Religion Today “Nello spirito della fede” a “The sun shines on all equally” (Il sole splende su tutti egualmente) di Abbas Rafei, Iran:
Un film meraviglioso che propone una storia di fede che va oltre la religione. Una testimonianza che Dio è ovunque. La storia di due donne di fedi diverse alla ricerca della verità. Un film pieno di mistero interpretato da due attrici straordinarie.
· Miglior film a soggetto a “M for mother” (M come madre) del regista iraniano Rasoul Mollagholipour, recentemente scomparso:
Un film che offre al pubblico una profonda comprensione delle conseguenze della guerra, soprattutto al tempo dell’uso delle armi chimiche, un problema che non bisogna mai dimenticare. Famiglie di ogni religione e condizione condividono il problema di bambini con handicap. Questo film ci insegna che l’unico modo di sollevarsi e vivere una vita normale è attraverso l’unione e l’amore.
· Miglior film documentario a “Yoel, Israel & Pashkavils” di Lina Chaplin, Israele:
Un film che ci offre la possibilità di entrare in un mondo che altrimenti non saremmo mai in grado di conoscere. Il vero sentimento di questo Festival è che la conoscenza di identità sconosciute, anche se non sempre in accordo tra loro, è il primo passo per una comprensione reciproca, un’apertura al dialogo, e in ultima istanza verso il raggiungimento della pace.
· Miglior cortometraggio a “Milagros” di Javier Figuero, Spagna:
Un film che ci rende uno sguardo fresco e sorprendente sulla provvidenza divina e sul miracolo. Un argomento presente in quasi tutti i film.
Religion Today ha poi voluto consegnare un omaggio a Krzsystof Zanussi, Anthony Mazzella e all’Istituto Culturale Iraniano. Un riconoscimento alla memoria di Michelangelo Antonioni è stato ritirato dalla vedova Enrica; a Marta Chieffo è stato consegnato un omaggio alla memoria del marito Claudio, già ospite e collaboratore del Festival.
Sono stati annunciati anche i vincitori dei seguenti premi speciali:
· DONNA E RELIGIONE, a cura del Comune di Arco, a “The sun shines on all equally” (Il sole splende su tutti egualmente) di Abbas Rafei, Iran;
· ARTE E RELIGIONE, a cura dalla fraternità di Nomadelfia, a “The Saint ” (Il Santo) di Oleg Kovachev e Goran Blagoev, Bulgaria;
· FRATERNITÀ NOMADELFIA, a cura della fraternità di Nomadelfia, a “Sowing in tears” (Asciugando le lacrime) di Norman Servais, Sudafrica;
· DIALOGO INTER-RELIGIOSO “MEMORIA DON SILVIO FRANCH” a “Jesus, the spirit of God” (Gesù, lo spirito di Dio) di Nader Talbzadeh, Iran;
· RELIGION TODAY “DON TONINO BELLO” ex aequo a “God is close” (Dio è vicino) di Ali Vazirian, Iran, e a “Un Noel au Tibet” di Diego e Luca Governatori, Francia;
· RITRATTI – MEMORIA MASSIMO PREVEDELLO a “ Luce verticale” di Salvatore Presti, Italia;
· SCUOLA E RELIGIONE, a cura della giuria studentesca di Ferrara, ex aequo a “Parparim” di Jaap Van Heudsen, Israele-Olanda, e “Un mondo perfetto” di Diego D’Innocenzo e Marco Leopardi, Italia;
· RELIGIONE E DIRITTI UMANI, a cura della giuria studentesca di Ferrara, a “Posada” di Mark McGregor, USA
Alla cerimonia ha preso parte anche una delegazione di Mennoniti (Hamish), protestanti anabattisti, che nel corso della mattinata è stata ricevuta in udienza da papa Benedetto XVI. Alle comunità mennonite dell’America Centrale, al bivio tra tradizione e apertura alla modernità, è dedicato il documentario di Marco Leopardi e Diego D’Innocenzo “Un mondo perfetto”.
Il viaggio di Religion Today prosegue ora con nuove giornate di proiezioni e incontri che vedranno la consegna dei premi speciali nelle diverse località toccate dal Festival nel suo decennale (Arco 19 ottobre; Nomadelfia 19 ottobre; Trento 20 ottobre; Ferrara 25 ottobre). Al termine di un’intera settimana di cinema e riflessioni, anche la sede di Milano, sabato 27 ottobre, consegnerà i premi speciali conferiti dalle giurie cittadine: RICERCA LINGUISTICA, a cura del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e COMPASSIONE, conferito dalla Città di Milano al film che meglio rappresenterà il tema specifico del festival, quest’anno dedicato al tema “Conflitto e compassione nei percorsi della fede”.